Giuseppe Langella, socio della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato col Giugliano.
I
l socio della Juve Stabia ha rilasciato varie dichiarazioni molto interessanti. Soprattutto quella riguardante il rientro dalle dimissioni dopo gli insulti inaccettabili ricevuti subito dopo la gara col Catanzaro.
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Le dichiarazioni di Giuseppe Langella sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.
“Negli ultimi giorni sono stato assente perché avevo bisogno di riflettere. Ringrazio le tante persone, tifosi e non, che mi hanno chiamato per farmi tornare sui miei passi e ritirare le mie dimissioni.
Sono tuttora arrabbiato perché ho sentito insulti e parole che mai dovrebbero essere dette, verso nessuno. Sono tornato alla guida della Juve Stabia, insieme a mio fratello, grazie anche al lungo colloquio avuto con i tifosi della Curva Sud, che ancora una volta hanno dimostrato massima maturità.
Hanno capito quanto è difficile fare calcio oggi, soprattutto in una piazza come Castellammare; ci siamo chiariti su tanti aspetti capendo la reciproca comunione di intenti per il bene della Juve Stabia. Continuo a distaccarmi dalle persone che invece mi hanno rivolto insulti e offese dopo la gara col Catanzaro perché così facendo non vogliono il bene della Juve Stabia.
Stiamo bonificando il monte debitorio che quando siamo arrivati si assestava su circa dieci milioni di euro e credo che, al di là dei risultati sportivi, due imprenditori che stanno ristabilendo una società non meritano offese di alcun tipo. Stiamo trascurando le nostre famiglie per questo club.
Ho sentito paragoni con contestazioni avute anche dai precedenti presidenti ma sono valutazioni che non mi riguardano: io sono qui adesso, e da quando ci sono non ho mai guadagnato nulla tramite la Juve Stabia, ma ho solo rimesso soldi.
Al 16 marzo ci sono scadenze fiscali pesanti, per cui sono stato e tuttora sono in contatto con banche così da sistemare tutto, sperando di non incappare in pericolosi ritardi. Sono questioni di non facile soluzione, importanti non solo per questa stagione ma anche per la prossima stagione.
Ci sono tanti club, soprattutto campani, che hanno lo stesso blasone della Juve Stabia, che vedono la Serie C da lontano. Io ovviamente sogno concretamente di andare in Serie B ma penso anche che una buona Serie C, di alta classifica e con continuità, sia un risultato apprezzabile ugualmente. Castellammare ha bisogno attualmente della mia figura perché in quindici giorni nessuno mi ha contattato per rilevare le mie quote e non posso fare fallire una società come la Juve Stabia.
Della gara di Pescara sono contento a metà perché dopo il pareggio abbiamo tirato i remi in barca anziché continuare a spingere per provare a vincerla. Al contempo siamo stati fortunati perché il Pescara sul 2-0 avrebbe potuto chiudere definitivamente la gara.
Pochesci ha avuto la sfortuna di arrivare in un momento in cui anche il calendario era molto difficile. Ora che il ciclo terribile è finito lui e la squadra non hanno scusanti; ci sono tutti match alla nostra portata ed in cui dobbiamo fare risultato.
Inoltre voglio precisare che Colucci è stato esonerato, essendo ancora stipendiato falla Juve Stabia. Voglio che questo aspetto sia chiaro, al netto di quanto è stato indicato nelle comunicazioni ufficiali; anzi era stato esonerato già prima della gara di Monopoli ma poi la situazione era parzialmente rientrata.
Sono stato contento del rientro di Ciro Ferrara. Già prima delle mie dimissioni avevo pensato di affiancare un aiuto a Pochesci, che non aveva potuto portate qui tutto il suo staff al completo. Abbiamo vagliato diverse opzioni e siamo felici di aver scelto Ferrara.
Domani col Giugliano ci servono assolutamente i tre punti perché la nostra classifica è precaria e ci mancano pochi punti per chiudere il discorso salvezza”.