La Gazzetta dello Sport scrive su Cristiano Giuntoli: “Sin qui ha usato il fioretto nella gestione dei rapporti interni (si è portato dietro un solo collaboratore, il preziosissimo Giuseppe Pompilio) sfruttando le competenze di chi già operava nel Napoli, e sul mercato ha preferito tagliare la rosa ed il monte ingaggi in maniera chirurgica. Nel Carpi ha trovato una sponda preziosa e non a caso ha dato in prestito alla formazione di Castori sia De Guzman (oggi assente) che il promettente Gnahoré. I giovani sono il suo pallino: Hysaj (’94) ed Allan (’91) sono medaglie da appuntarsi al petto. Adesso aspetta di vedere l’esplosione di Grassi (’95) e ha già messo nel mirino Mammana (difensore del River classe ‘96). Per molti la scelta di De Laurentiis sembrava quella di non volere al fianco una figura ingombrante, invece Giuntoli si è dimostrato un decisionista ed ha creato un feeling con Sarri. I due si conoscevano ma non avevano mai lavorato insieme. Hanno le stesse radici e lo stesso modo di vedere il calcio. Hanno condiviso anche la scelta di non prendere calciatori ingombranti a gennaio. Per Giuntoli il rapporto con il tecnico è fondamentale”.
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