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Giovane accoltellato fuori da una discoteca a Sorrento: fermato 21enne

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Giovane accoltellato in rissa a Sorrento, fermato un 21enne: è accusato di tentato omicidio (con l’aggravante dei futili motivi), rissa aggravata e porto ingiustificato di coltello

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eri mattina a Napoli, i carabinieri della Compagnia di Sorrento, in esecuzione di un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla procura di Torre Annunziata, hanno proceduto al fermo del 21enne, G. B, con l’accusa di aver accoltellato un ragazzo di 29 anni, provocandogli ferite gravissime, lo scorso primo maggio a Sorrento (Napoli).

LE INDAGINI

Controlli straordinari tra Angri e Sant’Egidio del Monte AlbinoL’attività d’indagine, condotta dai carabinieri della Compagnia di Sorrento, ha consentito di ricostruire le fasi di una violenta rissa verificatasi in pieno centro a Sorrento, all’esterno di un locale notturno, la notte del l° maggio scorso, durante la quale sono rimaste ferite tre persone, una delle quali in prognosi riservata.

Tutto sarebbe nato, secondo quanto appurato dagli inquirenti, da un alterco all’interno del locale tra due gruppi provenienti rispettivamente da Pimonte e Castellammare di Stabia, alterco poi degenerato in una violenta rissa nel corso della quale il 29enne R.C. fu colpito più volte con un coltello al petto.

In quella circostanza, i militari dell’Arma, intervenuti nell’immediatezza del fatto avevano già arrestato, in flagranza di reato, quattro soggetti coinvolti nella rissa, raccogliendo i primi elementi utili al prosieguo delle indagini e anche all’individuazione dell’autore dell’accoltellamento, resosi nel frattempo irreperibile.

Due degli arrestati, provenienti da Castellammare di Stabia, sono stati messi agli arresti domiciliari, mentre agli altri due, provenienti da Pimonte, è stata applicata la misura cautelare personale dell’obbligo di dimora.

L’ESITO DELLE INDAGINI

Le indagini hanno consentito di individuare anche un altro soggetto, appartenente alla fazione di Pimonte, coinvolto nella rissa aggravata, al quale il G.i.p. del Tribunale di Torre Annunziata ha applicato la misura cautelare personale dell’obbligo di dimora.

L’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati della zona e le informazioni testimoniali raccolte hanno consentito di delineare un quadro indiziario di rilevante gravità in ordine alla responsabilità penale del fermato, il quale, nel corso della colluttazione, avrebbe colpito più volte al torace, con un coltello a serramanico, la vittima, trasportata in gravi condizioni presso il locale nosocomio, con prognosi riservata.

Al fermato sono contestati i reati di tentato omicidio con l’aggravante di aver commesso il fatto per futili motivi, rissa aggravata e porto ingiustificato di coltello. L’indagato è stato associato alla casa circondariale di Secondigliano, dove lo stesso si è consegnato, dopo essersi reso irreperibile per giorni, facendo perdere sin da subito le proprie tracce e rendendo necessaria l’adozione di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei suoi confronti.

Le parole del procuratore di Torre Annunziata

”Le indagini – spiega il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso – hanno consentito di individuare anche un altro soggetto, appartenente alla fazione di Pimonte, coinvolto nella rissa aggravata, al quale il gip del tribunale di Torre Annunziata, su richiesta di questa Procura, ha applicato la misura cautelare personale dell’obbligo di dimora. L’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati della zona, e le informazioni testimoniali raccolte, hanno consentito di delineare un quadro indiziario di rilevante gravità in ordine alla responsabilità penale del fermato, il quale, nel corso della colluttazione, avrebbe colpito più volte al torace, con un coltello a serramanico, la vittima, trasportata in gravi condizioni presso il locale nosocomio, con prognosi riservata”.

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