Gianfranco Turino, giornalista de Il Rossoblu – Crotone, è intervenuto nel corso del programma “Juve Stabia Live Talk Show” che va in onda ogni giovedì dalle ore 20:30 sui canali social ViViCentro.
Le dichiarazioni di Gianfranco Turino, collega de Il Rossoblu di Crotone, rilasciate durante la ventottesima puntata di Juve Stabia Live talk show sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it:
“Non so cosa sia successo al Crotone.Me lo chiedo anche io, non so dare una risposta.
L’impressione è che la squadra sia totalmente scoppiata non avendo più nulla da dare.Ha camminato di inerzia avendo fatto belle partite, compresa quella di andata con la Juve Stabia.
Mi sembra siano a corto più che di energie fisiche che mentali.Non si può giustificare la sconfitta con il Brindisi.
Con quei tre punti avevamo già i piedi nei playoff.
Avevo promesso di venire al Menti, ma è impossibile di lunedì sera. Non sono convinto che faremo i playoff e non so neanche come.La scottatura dello scorso anno è ancora viva.
Sul possibile 11 iniziale mi verrebbe da dire che il modulo ideale è il 5-5-5.
Non so, credo che non si possa prescindere dalle due punte, Tumminello è l’unico che ha raggiunto la sufficienza, ha giocato da solo.
Zauli deve guardare in faccia ai suoi giocatori, senza pensare alle trentacinque giocate, ma guardare in faccia i suoi giocatori e capire quali sono gli undici uomini che assicurano una tenuta mentale.Il calcio è fatto di sensazioni.
Il Crotone non ha nulla da perdere.Il risultato è scontato. Lunedì per la Juve Stabia sarà una festa in promozione.
Una di quelle partite in casa della prima che sta festeggiando magari scatta qualcosa.Avrei difficoltà ad individuare l’undici che schiererà il Mister.
Confermerei solo tre giocatori, D’Alterio, Gomez e Tumminello, gli altri li può cambiare, prendendo anche giocatori della primavera.Abbiamo Juve Stabia, Monopoli e Avellino che si sta giocando il secondo posto.”
Turino conclude:
“Abbiamo visto la partita dell’andata insieme.
Se mi avessi detto a dicembre che il Crotone era l’ultima squadra del campionato mi sarei messo a ridere.A gennaio è successo solo la vendita di Petriccione, unico dato reale.
Ma il Crotone non può basarsi su un solo giocatore.Se te lo chiede il Catanzaro, che si sta giocando i playoff per la serie A, non puoi non darglielo.
Zauli ha lavorato per la squadra, si era creata una simbiosi.
Eravamo a quattro punti dalla Juve Stabia, nello spirito era guardare avanti per vedere di raggiungerla.E’ dall’anno della retrocessione dalla serie B che non si respirava quest’aria pessima.
Mi avete chiamato per un pianto greco!”