L
’attuale quarto posto in coabitazione con la Juventus, l’avversaria del recupero che andrà in scena mercoledì nel tardo pomeriggio, non ha fatto compiere passi indietro né alla società né a Gattuso. Il futuro del tecnico calabrese è scritto. I malumori con la società non si sono assopiti con i risultati positivi e, probabilmente, non scompariranno nemmeno con il raggiungimento della Champions.
Imbattuti da sei turni
Punti Chiave Articolo
A partire dalla brutta sconfitta per 4-2 a Bergamo, il Napoli ha cambiato marcia. Nella serata del Gewiss Stadium, il Napoli apparve in balìa dell’avversario che riusciva a fare tutto ciò che voleva. Non bastò l’acuto di Zielinski per risollevare i suoi che caddero sotto i colpi di Muriel, Zapata e co. Poi un gran filotto di risultati utili consecutivi ha permesso agli azzurri di rinnovare le proprie ambizioni che, giornata dopo giornata, hanno iniziato a materializzarsi. Nelle ultime sei sfide il Napoli ha conquistato cinque vittorie e non cessa il rammarico per il tre punti persi nella sfida al Sassuolo. La rimonta effettuata si infranse sull’errore di Manolas che concesse il penalty a tempo abbondantemente scaduto.
L’attacco è inarrestabile
Al netto degli innumerevoli problemi che si sono abbattuti su tutta la rosa, e con maggiore insistenza sul reparto offensivo, il Napoli ha continuato a segnare. Nelle ultime 10 partite il Napoli ha siglato 21 reti, la media è facile da fare. Gli Azzurri partono sempre con due gol di vantaggio e per l’avversario non sempre è facile affrontare una squadra con una simile potenza di fuoco. Impensabile non incorniciare la stagione del capitano Lorenzo Insigne dall’alto dei suoi 14 gol. Altrettanto strepitose le stagioni di Lozano, Politano e Mertens, ad un passo dalla doppia cifra.
La difesa è un po’ ballerina
Prendendo in considerazione – anche in questo caso – le ultime 10 partite, il dato dei gol incassati non è altrettanto incoraggiante. Saltano agli occhi i tanti errori del pacchetto arretrato. Nell’ultima sfida sono risultati evidenti le disattenzioni di Manolas, che non ha retto il confronto fisico con Simy, e di Maksimovic che ha steso il tappeto rosso a Messias e non aveva coperto su Simy in occasione della prima rete subita.
Il lavoro per Gattuso è ancora tanto
Ogni squadra ha dei punti postivi e delle note dolenti, ma questo Napoli è in fase di ripresa e lo dimostra il cammino recente. I partenopei, a partire da fine gennaio, hanno recuperato punti alle dirette concorrenti per la corsa Champions. Il Milan ha iniziato a titubare e non mette in mostra più la brillantezza del girone di andata, mentre la Juventus non ha mai trovato la giusta quadratura ma tanti alti e bassi. Il club napoletano ha recuperato 2 punti ai bianconeri e 5 al Milan nelle ultime 10 gare. Invece conserva lo stesso cammino dell’Atalanta che ora occupa il terzo posto a quota 58 punti, due in più della coppia Napoli-Juve.
Gattuso andrà via comunque?
L’obiettivo forse non è mai stato vicino come ora, a maggior ragione per l’attuale Napoli che può contare su un buono stato di forma. Centrare il quarto posto però non significherebbe rinnovo per Gattuso. Anzi. Lo strappo con il presidente non è facile da ricucire ed il mister non sembra voler tornare sulle proprie tracce. L’ex Milan ha sempre messo la faccia nei momenti di difficoltà fino a quando la società gliel’ha permesso, o meglio, fino al silenzio stampa tutt’ora in vigore. Il rinnovo, proposto nel lontanissimo dicembre scorso, è ormai ricoperto da qualche centimetro di polvere in un cassetto della scrivania di Gattuso. Il casus belli è il casting di allenatori messo in atto dal club nel momento più delicato della stagione, quando era in discussione anche l’Europa League. Gattuso non le mandò a dire. A viso aperto espresse tutto il proprio dispiacere sul comportamento della società. Sembra essersela legata al dito. Così come scrive l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, al momento non ci sono indizi che possano far credere ad un riavvicinamento.
Chi siederà sulla panchina azzurra?
Sono tantissimi i nomi che hanno gravitato intorno alla panchina del Napoli, uno dovrà pur essere quello giusto. Indipendentemente dal posizionamento finale, l’epilogo sembra essere già scritto. Gattuso saluterà a fine stagione ed il Napoli ripartirà da un nuovo tecnico. Che sia una vecchia conoscenza (Benitez, Sarri) o un nome nuovo (Italiano, De Zerbi). Gattuso non resterà comunque al palo, dovrebbe trovare subito un nuovo collocamento soprattutto se dovesse centrare il colpo grosso con il Napoli. La Fiorentina, su tutte, segue attentamente gli sviluppi. Per ora sulla panchina Viola c’è il regno Iachini bis, ma Commisso già pensa all’ingaggio del suo conterraneo.
La stagione non è ancora terminata ma è già tempo di carpire cosa ci riserverà il futuro.
A cura di Raffaele Galasso