Prima gatta da pelare per Nello Musumeci: la Regione Sicilia per il 2108, ha di fatto quasi azzerato i Contributi Regionali nei confronti di alcune Fondazioni anticorruzione e Centri antimafia. Questa decisione era stata gia’ presa dal precedente Governo Crocetta, quello attuale, l’ha solo messa in pratica e ratificata.
Fra gli Istituti colpiti vi sono la fondazione Pio La Torre e il Centro Antimafia Falcone, al primo, su una richiesta documentata di una somma pari a 279 mila euro (a chiusura dell’anno 2017), il nuovo Governo Siciliano, ne ha riconosciuti 16.800. Al secondo, sono stati disposti tagli piu’ che drastici, di cui se ne sconosce l’entita’.
La Fondazione Pio La Torre e’ nata 32 anni fa, quella dedicata a Falcone da 25 anni, entrambe, a detta dei responsabili, in tutti questi anni hanno svolto un utile e prezioso lavoro, che e’ stato attuato da numerosi intellettuali, Siciliani, Italiani e figure di spicco anche a livello europeo.
Lo scopo e’ stato sempre quello di far avvicinare i giovani alla legalita’, al vivere civile, e al tempo stesso di tenere viva la memoria di Pio La Torre e Giovanni Falcone, due pilastri di una Sicilia che non vuole, ne’ deve, essere sottomessa al malaffare.
Vincenzo Consolo cosi’ ha esordito :
Forse abbiamo sbagliato nella difesa di una memoria antimafia, come quella di Pio La Torre, orgoglio di Sicilia, legata strettamente e sempre all’impegno sociale e civile di cambiamento? Polemica anche dalla fondazione Falcone:
“Apprendiamo dalla stampa”, ha esordito la figlia del giudice Falcone, “del taglio dei fondi che la Regione avrebbe destinato alla nostra fondazione; una fondazione che da 25 anni si dedica all’educazione, alla legalità e alla diffusione della conoscenza della criminalità organizzata, per creare nelle nuove generazioni una consapevolezza e una coscienza antimafiosa”.
“Troviamo francamente grave che l’attività che da un quarto di secolo portiamo avanti sia stata sottovalutata proprio da chi, come la Regione che della Fondazione è socio fondatore”.
Questo e’ stato l’amaro commento di Maria Falcone, Presidente della Fondazione che porta il nome del magistrato ucciso dalla mafia.
“Le parole del presidente Musumeci, che ha esplicitamente fatto riferimento ad una iniquità nelle ripartizioni delle risorse stabilite dal Governo precedente”, aggiunge Maria Falcone, “ci rendono tuttavia fiduciosi che si possa trovare una soluzione per il presente e che si torni comunque nel futuro a criteri di valutazione giusti e rispondenti al reale lavoro e allo sforzo che quotidianamente la Fondazione svolge nelle scuole di tutto il Paese e nella società civile”.
Inutile dire che questa decisione abbia scatenato una serie di polemiche, la diatriba fra i 2 centri colpiti e la Regione Sicilia, e’ appena nata, nei prossimi mesi vedremo quali potranno essere gli ulteriori sviluppi.
Lascia un commento