FREGENE – L’ira dei residenti: ‘Stop ai barbari del fine settimana. Intervenga il Prefetto’
D
a un articolo de Il Messaggero, apprendiamo che Fregene non è più l’oasi di relax di qualche anno fa che con il suo silenzio e la sua riservatezza ha conquistato tanti personaggi: da Federico Fellini, che qui ambientò molti dei suoi capolavori, ai mille protagonisti della “dolce vita”. Dopo qualche anno di tregua, dove era Ostia la meta preferita dai ragazzi, pare che Fregene sia tornata in auge ma, purtroppo, nel modo più negativo possibile. Oggi Fregene, pare che sia come Giano bifronte: di giorno vip e chic, di notte un’arena dove giovani scatenati rendono invivibili e pericolose le notti della riviera romana.
E’ una movida selvaggia e malata, quella di Fregene, fuori da ogni regola e che trasforma le serate della ‘perla del Tirreno,’, in notti da incubo.
Migliaia di minorenni sotto l’effetto di alcol e altre sostanze si riversano in spiaggia e nei locali, mettendosi in coda fin dal pomeriggio, e rendendo la situazione sempre a rischio. Sempre su Il Messaggero, leggiamo che, soltanto un mese fa, un furgone è stato lanciato a tutta velocità, fino a tentare di sfondare il cancello dello stabilimento-discoteca Blanco . Un atto vandalico, frutto della follia di un padre che si era vendicato perché gli organizzatori della famosa festa della domenica, una delle più in voga quest’estate tra i ragazzi, non hanno fatto entrare il figlio. E allora lui, ambulante di 50 anni, ha lanciato il camion contro il cancello del locale.
«La situazione è intollerabile – avverte un residente – questi giovani non sono in sé e fanno davvero di tutto. Iniziano a bere già durante il giorno per poi continuare dentro il locale e fino a notte inoltrata».
«Sono una mamma – dice una signora che vive proprio di fronte al Blanco- e vedere per strada tutti questi ragazzi rovinati dall’alcool mi fa star male. Centinaia di sballati che escono o arrivano li, bivaccando nel parcheggio e spesso anche davanti i nostri cancelli, provocando a volte anche danni alle macchine».
Il presidente della proloco di Fregene, Giovanni Bandiera, spiega, «I controlli non bastano. Ogni anno si ripresenta lo stesso problema e noi riceviamo centinaia di segnalazioni che giriamo agli amministratori. Il sindaco ha firmato anche un’ordinanza per disciplinare la movida, ma più di questo non può fare: il problema è che nessuno la rispetta. Chiediamo, come già è accaduto in passato, direttamente l’intervento del Prefetto».
Ma la domanda che dovremmo porci di fronte a queste situazioni, è dove siano i genitori di questi ragazzini e se sappiano cosa fanno i loro figli una volta usciti fuori di casa. Negli anni ’90, quando Fregene ebbe un boom storico con stabilimenti come il Gilda frequentato da modelle, attori e registi famosi, i minorenni non c’erano e, se c’erano, a mezzanotte erano a casa coi genitori.
Lascia un commento