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e parole del team principal della Red Bull che si prepara al GP in Russia senza dimenticare però quanto accaduto a Monza
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Formula Uno, Horner: “Anche Hamilton doveva essere penalizzato”
Nonostante la pausa, in Formula Uno è sempre battaglia. Soprattutto se parliamo di Red Bull e Mercedes. L’incidente di Monza, di certo, non ha migliorato i rapporti tra i due team che si stano giocando il mondiale con i loro rispettivi piloti.
Horner: “Difficile scegliere chi ha più colpe”
A far polemica, ma d’altronde non è una novità, è la penalità rifilata a Max Verstappen al termine del GP di Monza per il contatto avuto con Lewis Hamilton. Tre posizioni da scontare in griglia di partenza a Sochi. A ritornare sulla vicenda è stato il team principal della Red Bull Horner, ovviamente contrario con la sentenza dei commissari: “Ribadisco quello che avevo detto sin da subito, ossia che entrambi hanno avuto una propria responsabilità nell’incidente ed è difficile stabilire una colpa prevalente di uno piuttosto che dell’altro. Se la FIA avesse voluto fare una comunicazione avrebbe potuto imporre la stessa penalità a tutti e due. Invece, Max è stato ritenuto il maggior responsabile e, dato che non ha finito la gara, l’unica opzione era quella di dargli una penalità di tre posizioni in griglia, cosa che comunque accettiamo”
“La gara non è compromessa”
Una penalità da scontare in una pista però, secondo il team principal, in cui non è difficile però poter portare a casa il sorpasso:
“Dobbiamo scontare una penalità in griglia con Max, ma Sochi non è chissà quale handicap, vista l’importanza della scia nelle prime curve. Non vedo l’ora che arrivi il prossimo weekend per capire come affronteremo questa situazione. Stavo guardando i risultati del Gran Premio di Russia e nel 2018, Max è passato dall’ultimo al primo posto prima di dover fare il suo pit-stop. Siamo arrivati in seconda posizione nel 2020 ed è un circuito in cui non abbiamo mai vinto. È da sempre un feudo Mercedes, così come Monza. Questi li ho catalogati mentalmente come circuiti Mercedes, sarà dunque una sfida batterla“.