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ISCO – Pier Carlo Padoan
FISCO – L’operazione anagrafe tributaria 2016 è cominciata. Entro il 31 marzo le banche, le poste e gli operatori finanziari dovranno riversare alla grande Anagrafe dei rapporti finanziari i saldi e tutti i movimenti bancari che gli italiani hanno fatto durante lo scorso anno. Una mole enorme di dettagliate informazioni che ricaricano, aggiornandolo al 2015, il meccanismo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per la lotta all’evasione fiscale che viene valutata in 90 miliardi all’anno. La cyber-operazione anti evasione entra così a regime con l’obiettivo di recuperare risorse sottratte allo Stato e di battere il record storico di 14,9 miliardi raggiunto lo scorso anno.
Dal punto di vista delle politiche economiche: risorse fresche, un tesoretto, che potrà alimentare, alleggerendo il peso sul deficit, il piano taglia-tasse di Renzi per il 2017 che va dall’Ires al disinnesco degli aumenti dell’Iva. A finanziare la riduzione delle tasse a favore dei cittadini onesti saranno così gli evasori. Tra pochi giorni affluiranno nei database dell’Agenzia, per mail certificata o direttamente attraverso format on line, i dati 2015 di circa un miliardo di rapporti: conti correnti e carte di credito con relativo codice fiscale e Iban, conti titoli, prodotti finanziari e assicurazioni. Tanti minuscoli dossier dove figureranno: i saldi di inizio anno, quelli di fine anno e le giacenze medie.
A questa massa di informazioni, che riguardano le operazioni legate in qualche modo al conto corrente bancario, si aggiungeranno circa 100 milioni di operazioni “fuori conto”: richieste di assegni per contanti, bonifici, cambio valuta e cambio di assegni. Una sorta di tracciabilità assoluta che riguarderà anche i passaggi fisici di denaro e preziosi, dove spesso si annidano il riciclaggio e il “nero”: all’Anagrafe dei rapporti finanziari banche e operatori dovranno riversare la titolarità di cassette di sicurezza con il numero totale di accessi all’anno e le posizioni in oro e metalli preziosi con importo totale e numero di operazioni effettuate.
L’Anagrafe dei rapporti finanziari, o più comunemente dei conti correnti, entra così a regime in concomitanza con la costruzione dell’architettura informatica della lotta all’evasione che passa per la denuncia dei redditi precompilata, per l’estensione della fatturazione elettronica e arriverà anche alla dichiarazione Iva precompilata. Il “grande occhio” funziona dal 1° gennaio del 2012 da quando banche ed operatori finanziari sono stati obbligati a trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati che riguardavano sostanzialmente il saldo di fine anno. Con la legge di Stabilità dello scorso anno il meccanismo è stato notevolmente potenziato perché, oltre ai saldi, si richiede agli operatori finanziari di trasmettere la “giacenza media”, in sostanza si crea la possibilità di ricavare i movimenti giornalieri per evitare “svuotamenti” improvvisi dei conti in prossimità della fine dell’anno.
Già oggi l’Anagrafe dei conti ha in pancia i dati del 2011-2014 raccolti retroattivamente con un calendario di scadenze successive secondo il quale sono stati riversati i file dalle banche. Con un provvedimento di gennaio l’Agenzia delle Entrate ha stabilito che i dati del 2015 dovranno essere riversati entro il 31 marzo: da quest’anno l’operazione passa a regime con l’obbligo di consegna dei movimenti e dei saldi dell’anno precedente regolarmente intorno alla metà febbraio.
*larepubblica
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