span style="color: #000000;font-family: Calibri;font-size: 32px">La Fiat 133 è una automobile prodotta dal 1974 al 1982 dalla casa automobilistica torinese, con il marchio Seat, all’epoca controllata da Fiat.
Un progetto che si può definire datato già nel momento in cui venne avviato. La Fiat 133 nacque per sostituire la Seat 600 e la Seat 850, che oramai cominciavano ad essere particolarmente obsolete, ed era destinata ai mercati dei paesi in via di sviluppo del Sud-america.
La Fiat 133 non era altro che una Fiat 850 ri-carrozzata, della quale riutilizzava telaio e meccanica, con l’obiettivo di renderla il più possibile moderna almeno alla vista. Oggi potremmo definirla in maniera più facile come vettura low-cost.
Essendo già all’epoca diffusa pochissimo in Italia, l’impatto a colpo d’occhio è abbastanza scioccante. La 133, infatti, confonde in quanto appare come una strana creatura ibrida fra la molto diffusa 126, a cui s’ispiravano frontale e coda, e la mitica 127 a cui assomigliava nelle fiancate, collocandosi, come dimensioni, tra la 126 e la 127.
I materiali utilizzati per gli interni erano abbastanza basic sia a livello estetico sia qualitativo e richiamavano quelli della 850, con il cruscotto della classica linea Fiat di tutti modelli degli anni 60/70.
Prodotta negli stabilimenti spagnoli fino al 1979, veniva distribuita col marchio SEAT o con il marchio FIAT con la dicitura “Costruzione Seat” nei mercati sudamericani, in Germania, in Francia, in Belgio ed nei Paesi Bassi.
Fu assemblata anche in Egitto negli allestimenti, “Standard” e L di“Lusso”. Quest’ultima presentava una mascherina in plastica anteriore, di colore grigio, senza nessuna funzione se non estetica paraurti in plastica nera e modanature di protezione laterali.
Non ebbe grande successo e non ne risulta alcuna importazione ufficiale in Italia, se non qualche esemplare immatricolato da concessionarie SEAT. Tra l’altro non era disponibile a listino, ma tramite importazione parallela per i dipendenti FIAT, che potevano godere di forti sconti.
Oggi è una perla molto molto rara, così rara che anche gli appassionati di auto storiche non ne conoscono quasi l’esigenza. Qualcuna partecipa ai raduni. Ed è sempre una grande emozione. Esiste anche un gruppo facebook dedicato ai vari modelli Seat.
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