Dopo la giornata di follia vissuta ieri a Macerata, si sono scatenate esternazioni da e su tutti i fronti fomentando una battaglia anche verbale alimentata dal vento della campagna elettorale in corso.
A
dare il via alla ridda delle dichiarazioni è stato, ieri, il leader della Lega Matteo Salvini, che subito aveva puntato il dito contro le politiche sull’immigrazione, suo antico e mai domato cavallo di battaglia, affermando: “E’ chiaro ed evidente che un’immigrazione fuori controllo, un’invasione come quella organizzata, voluta e finanziata in questi anni, porta allo scontro sociale”. E poi il segretario del Carroccio rincara la dose: “Chi ha fatto sbarcare centinaia di migliaia di finti profughi e troppo spesso veri delinquenti ha sulla coscienza tanti, troppi delitti”.
Immediata la reazione/risposta di Roberto Saviano che, con un Twitter, afferma: “Il mandante morale dei fatti di Macerata è Matteo Salvini. Lui e le sue parole sconsiderate sono oramai un pericolo mortale per la tenuta democratica. Chi oggi, soprattutto ai massimi livelli istituzionali, non se ne rende conto, sta ipotecando il nostro futuro. Invito gli organi di informazione a definire i fatti di Macerata per quello che sono: un atto terroristico di matrice fascista. Ogni tentativo di edulcorare o rendere neutra la notizia è connivenza”. e, in successivo Twit, aggiunge: “Una classe politica in perenne campagna elettorale e alla ricerca di consenso a prescindere non è un argine ma un viatico verso il fascismo”.
Il primo a rispondergli a stretto giro di FB vs Twitter, è stato lo stesso Salvini che da Bologna, dove ha deciso di partire con la sua campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo, ha dichiarato: “L’immigrazione fuori controllo porta allo scontro sociale”.
“Chiunque spari e chiunque ammazzi ha nella galera la sua unica residenza, però, l’immigrazione fuori controllo, come denunciato dalla Lega da troppi anni, porta allo scontro sociale”
Rispondendo direttamente a Roberto Saviano, afferma:
“Saviano è un chiaccherone che non merita risposta. Io non vedo l’ora di andare al governo per portare sicurezza, serenità e tranquillità in Italia. Chi ha fatto sbarcare centinaia di migliaia di finti profughi – ha concluso il leader della Lega – e troppo spesso veri delinquenti, ha sulla coscienza tanti troppi delitti”.
Stanislao Barretta
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