16 C
Castellammare di Stabia

Fabbro: Avellino-Juve Stabia, derby sentitissimo e intenso

LEGGI ANCHE

Fabbro, le sue dichiarazioni nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese” sul momento della Juve Stabia.

Alessandro Fabbro, ex difensore della Juve Stabia, ha commentato il momento delle Vespe nel corso de “Il Pungiglione Stabiese”.

Le dichiarazioni di Fabbro sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Con Rastelli eravamo in C2 invece oggi i ragazzi stanno facendo cose straordinarie.Nella C2 prima parte di campionato difficile perché si veniva da una retrocessione e non è stato facile portare i tifosi dalla nostra parte.

Professavo a loro la nostra buona volontà e alla fine anche la gente ha capito che eravamo un gruppo di persone perbene ed è stata poi un’ascesa trionfale in quel campionato.

L’anno della promozione in B.

Ho avuto la sfortuna di stirarmi a tre gare dalla fine nell’anno della promozione in B.Ho giocato tutto il campionato e ho fatto bene.

Braglia mi chiamò per dirmi che ero stato uno dei migliori in quella stagione.Alla fine mi feci male in quel campionato, entrai stirato a Benevento e quel giorno della finale ero lì per farmi gli affari miei e mi arrivò una bottigliata in pieno volto.

Sono stato veramente bene a Castellammare e ho ricordi ottimi con tante persone di cui non sempre riesco a ricordarmi di salutarli.

Un motivo di vanto per me avere amici a Castellammare perché significa che ho seminato bene.

Sono contento per Tarantino perché è tornato in una piazza importantissima.Nazzareno da calciatore è stato un giocatore che ha fatto la differenza in C e ci ha dato una grande mano per salire in B.

Era uno di quelli che animava lo spogliatoio in modo pazzesco.Riusciva ad uniformare tutto lo spogliatoio.

Conosce il calcio e ha avuto un’opportunità importante che sta cercando di sfruttare nel migliore dei modi.

Bellich è un giocatore molto duttile, lo conosco dai tempi del Vicenza e ha fatto già 5 gol ma mi piace tutto l’atteggiamento della squadra con un grande lavoro della squadra che facilita il lavoro dei difensori.

Avellino e Juve Stabia, due tappe importanti della carriera di Fabbro.

Per me sono state due tappe della mia vita calcistica completamente differenti.La Juve Stabia è stata la squadra dove ho avuto la possibilità di essere un giocatore importante in Serie C che lottava per vincere il campionato.

La mia ascesa è iniziata proprio a Castellammare.Devo ringraziare Di Somma che mi ha voluto fortemente e Castellammare, è stata la squadra che mi ha fatto diventare giocatore importante e mi ha fatto vincere campionati.

Ho sofferto molto andando via da Castellammare.

Avellino è stata la piazza dove mi sono affermato ancora di più perché purtroppo la Serie B l’ho vissuta solo in due gare a Castellammare.Purtroppo sono arrivato in un’età in cui non ero più competitivo come età.

L’Avellino mi ha consacrato anche in Serie B.

La sconfitta con la Cisco a Roma fu davvero pesante ed a livello emotivo fu un errore per loro.Alla fine abbiamo avuto ragione.

E’ scattato in noi quel qualcosa in più per volere l’obiettivo della promozione.Col Taranto fu una brutta partita e un’altra brutta sconfitta ma c’era un gruppo solido con un grande allenatore.
In C1 fece la differenza Giorgio Corona e molte volte faceva da mediatore tra noi e l’allenatore.

La figura di Giorgio fu importante a far andare sempre le cose nel migliore dei modi.

Il derby Avellino-Juve Stabia.

E’ un derby sentitissimo tra due squadre che giocano con grande intensità e sarà vissuta dal primo all’ultimo minuto.Potrà essere decisivo un guizzo di uno degli attaccanti ma credo che sarà come tutti i derby una gara a se stante in cui l’aspetto mentale sarà determinante.

Il 2-2 di ieri si resetta con la consapevolezza che fino al 90° hai fatto una grande gara; è stata un’occasione persa ma ora viene un derby che si prepara da solo e che vale tantissimo”.


Juve Stabia TV


Cittadella – Juve Stabia: La doppia faccia di Luca Pandolfi, dal flop a Castellammare al successo in Veneto

L'ex Juve Stabia affronta la sua vecchia squadra nel momento migliore della sua carriera, ma la memoria collettiva delle Vespe lo lega ad una stagione da incubo.
Pubblicita

Ti potrebbe interessare