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F1, Rosberg domina anche il Gp Cina. Ferrari: dal disastro al trionfo

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Rosberg domina Doppio incidente al via per le Rosse che sprofondano inizalmente nelle retrovie, poi grande rimonta di Vettel che si piazza secondo e di Raikkonen (quinto). Sul podio Kvyat

SHANGHAI – Tre su tre: Rosberg domina anche il Gp di Cina e si assicura la terza vittoria stagionale, dando a questo punto una vera stangata al suo compagno di squadra, ancora una volta condannato a una gara da comprimario. E già perché a questo punto – anche se il campionato è ancora lunghissimo – Nico mette una seria ipoteca sulla leadership in casa Mercedes.

La cronaca giro per giro

S

econdo – clamoroso – posto per Vettel e a concludere il podio Kvyat con una rinata Red Bull. Il “clamoroso” si riferisce al fatto che Sebastian al via si è schiantato con Raikkonen finendo così di colpo nelle retrovie e quindi è stato costretto a una bellissima rimonta. Nel contatto Kimi ha avuto la peggio visto che gli si è polverizzato il musetto, ma Vettel dopo la bandiera a scacchi gli ha chiesto scusa (anche se non aveva colpe), per poi andare a strigliare Kvyat accusato di aver innescato l’incidente.

In realtà qui si potrà discutere all’infinito perché da quello che abbiamo visto si è trattato solo di un incidente di gara, ma in quelle fasi così concitate è difficile stabilire colpe e ragioni.

Quarta posizione poi per la Red Bull di Ricciardo davanti alla Ferrari di Raikkonen e alla Williams di Massa. Settima la Mercedes di Hamilton che ha preceduto le due Toro Rosso di Verstappen e Sainz. Chiude in zona punti la Williams di Bottas. Dodicesima al traguardo la McLaren di Alonso davanti al compagno di squadra Button. Insomma se la McLaren è ancora nei guai la Red Bull invece sembra rinata. E già perché al via Ricciardo era riuscito perfino a  beffare Rosberg, andando con forza in testa. Peccato poi che la foratura l’abbia cacciato di colpo nelle retrovie, altrimenti Daniel oggi avrebbe potuto dare del filo da torcere anche a Nico.

Ed Hamilton? Per lui vero disastro: dopo essere partito ultimo per il noto problema al motore nelle prove, è stato troppo aggressivo nelle prima fasi della gara,  così ha semi distrutto la sua  monoposto (il musetto si è infilato sotto la macchina, rovinando il fondo) e alla fine ha dovuto subire attacchi di tutti e – quindi – accontentarsi solo del settimo posto.

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