È
in corso di svolgimento la raccolta firme per dichiarare l’Eutanasia legale che conferirebbe all’uomo maggiore gestione della propria vita
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Tutta l’Italia è chiamata nuovamente a far sentire la propria voce attraverso la sua principale arma: il referendum. Circa due mesi fa, è stato dato il via alla raccolta delle firme per il referendum e i risultati finora raggiunti sono sbalorditivi
Un tema tanto delicato quanto importante
È da ormai svariati anni che si verificano lotte diplomatiche e richieste per rendere possibile l’Eutanasia nel nostro paese, senza dover ricorrere alla fuga in strutture d’oltralpe che, tra l’altro, richiedono costi esorbitanti.
La parola Eutanasia deriva dal greco e significa letteralmente “buona morte” solo che finora gli ostacoli burocratici e morali imposti in Italia l’hanno resa tutt’altro che buona.
Molti soggetti impediti a vivere una vita al 100% delle loro possibilità, magari a causa di gravi patologie o incidenti, desiderano smettere di soffrire sia fisicamente sia emotivamente e finora vi sono sempre stati mille ostacoli a ciò.
Tra i favorevoli alla sua legalizzazione troviamo anche molti addetti del personale sanitario; essi lavorano a contatto con molti pazienti in condizioni precarie, quindi chi più di loro sa quanto questi soggetti meritino di raggiungere la pace?
Purtroppo, anche gli stessi membri del personale sanitario sono obbligati a non fare niente in tal senso, bensì a proseguire con le cure verso pazienti che considerano la terapia come un inutile prolungamento della loro agonia.
Vi sono stati casi, in passato, di medici che hanno messo a rischio la loro carriera pur di mettere fine alle sofferenze di queste persone; essi, molto spesso, sono stati accusati di omicidio e perseguiti dalla legge come veri e propri criminali.
I risultati del referendum
Il 17 giugno 2021 è ufficialmente partita la raccolta firme per il referendum sulla legalizzazione dell’Eutanasia; a circa due mesi dall’inizio sono state raccolte circa 500mila firme suddivise tra quelle cartacee, ottenute in svariate piazze d’Italia, e altre ottenute online grazie ad un apposito sito.
L’annuncio sul numero di firme attualmente raggiunte è stato dato da Filomena Gallo e Marco Cappato per conto dell‘Associazione Luca Coscioni, che dal 2002 (anno di nascita) si occupa di iniziative sociali e della difesa dei diritti umani.
Un risultato, insomma, davvero sorprendente e ben augurante per il futuro, con la speranza che gli italiani conservino la stessa prontezza d’intervento e voglia di agire anche per altre cause altrettanto importanti
Eutanasia legale; un referendum per un futuro più libero per tutti/Antonio Cascone/redazione