Euro 2020, firmato dalla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, il decreto che da il via libera allo stadio Olimpico (che ospiterà 4 gare dell’Europeo) al 25% degli spettatori, vale a dire ai 15.948 tifosi che vorranno assistere alle gare del Campionato Europeo previste su Roma.
T
re i criteri stabiliti per l’accessibilità dei tifosi allo stadio. Bisognerà avere un certificato di guarigione dal Covid che non vada indietro nel tempo per più di sei mesi. Oppure si dovrà essere stati vaccinati, anche solo con la prima dose, purchè la stessa sia stata però somministrata da almeno 15 giorni.
Oppure, nel caso in cui non si abbia un certificato di guarigione dal Covid o non si sia stati vaccinati, sarà necessario sottoporsi nelle 48 ore precedenti la partita al test del tampone. Va bene ovviamente anche il tampone rapido (quello antigenico non solo il tampone molecolare) con un esito che ovviamente sia stato negativo.
Caso a parte è previsto per i tifosi provenienti dall’estero, per esempio i tifosi turchi che sono previsti in gran numero già nel primo match inaugurale di Euro 2020 contro l’Italia previsto per venerdì 11 giugno. In quel caso non varranno le dosi di vaccino somministrate all’estero e chi verrà da fuori dovrà sottoporsi obbligatoriamente comunque al tampone entro 48 ore dalla gara.
Un insieme di misure previste per le gare di Euro 2020 che si disputeranno in Italia che vogliono essere un primo passo verso quelle che saranno applicate a partire dalla prossima stagione e agonistica in Italia e che, si spera, in assenza di un aggravamento del quadro epidemiologico italiano, dovrebbero portare al 40-50% della capienza negli stadi italiani a partire dal prossimo campionato.
Â
a cura di Natale GiustiÂ
© TUTTI I DIRITTI RISERVATI. Si diffida da qualsiasi riproduzione o utilizzo, parziale o totale, del presente contenuto. E’ possibile richiedere autorizzazione scritta alla nostra Redazione. L’autorizzazione prevede comunque la citazione della fonte con l’inserimento del link del presente articolo.