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Castellammare di Stabia

ESCLUSIVA – Protti: “Gabbiadini? Sarri è allenatore intelligente, sta lavorando per ottenere il massimo”

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Queste le sue parole

A L’ Orda Azzurra, programma in onda sulle frequenze Vivi Radio Web la radio ufficiale di Vivicentro.it, è intervenuto Igor Protti, ex attaccante azzurro:

Su Gabbiadini – “E’ un attaccante importante, con le sue caratteristiche predilige giocare con degli spazi aperti. E’ chiaro che oggi il Napoli è una squadra di primissimo livello e gli avversari di spazi ne concedono pochi. Questo può essere uno dei motivi per cui Manolo può trovare delle difficoltà in alcune circostanze. Credo che Sarri sia un allenatore molto intelligente e stia lavorando per ottenere il massimo da quelli che sono i giocatori a disposizione. Gabbiadini con l’ infortunio di Milik diventa fondamentale per la squadra, occorre trovare soltanto la soluzione migliore”.

Terza sconfitta consecutiva… quella contro il Besiktas ha riaperto i giochi in Champions – “Bisogna dire in maniera inaspettata, questa sconfitta ha complicato notevolmente una situazione che sembrava mettersi nella maniera migliore. Ovviamente questo non deve spaventare più di tanto, il Napoli è sempre in testa e ha la possibilità di giocarsi la qualificazione. Sono abbastanza convinto che questo avverrà”.

Mertens falso nueve, alternativa o qualcosa in più? “Per giocare con un finto centravanti ci vogliono due caratteristiche: avere un centrocampo tecnico ed una squadra sempre molto corta. Le caratteristiche del belga sono tali che non gli permettono di mantenere la palla e aspettare i compagni. Il Napoli ha abbastanza tecnica in mezzo al campo ma non so se sia sufficiente per supportare questo sistema di gioco. E’ un’ opzione tattica importante ma non semplice”.

Questo Napoli appare un po’ impaurito – “Da qualche anno devo costatare che quando la squadra ha la possibilità di affrontare una partita che le può permettere di arrivare al vertice, quasi puntualmente arriva una frenata anche contro avversari non di prima fascia. Questo è dettato dal fatto di non avere moltissimi calciatori abituati a lottare per determinati obbiettivi. La piazza di Napoli è meravigliosa: quando sei davanti ti fa sentire tutte le sue passioni ed è chiaro che diventa una pressione ulteriore che grava sui giocatori. Magari essere primi in classifica è una cosa normale ma a Napoli è tutto completamente diverso. I calciatori devono abituarsi a questo tipo di ambiente”.

a cura di Ciro Novellino

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