“Il 10 giugno 2007 è stato come vincere il terzo scudetto”
Francesco Montervino, ex centrocampista e capitano del Napoli, rilasciato un’intervista in esclusiva ai microfoni di ViViCentro.it per parlare del match di questa sera contro la Roma e della squadra azzurra in ottica scudetto.
E
cco le sue parole:
Questa sera il Napoli affronterà la Roma: dove deve colpire e a cosa deve fare attenzione?
“Il Napoli è una squadra che ha le sue certezze, quindi non predilige una zona del campo in particolare. Ha il suo gioco, lo porta avanti, ormai, da tre anni ed è costantemente quello. Dovrà essere brava la Roma a capire dove non farsi colpire dal Napoli che, senza dubbio in questo momento è una squadra in forma e che gioca il miglior calcio di Italia o, forse, d’Europa”.
Dopo l’infortunio di Ghoulam, il Napoli è andato alla ricerca del sostituto, poi ha scoperto Mario Rui.
“In realtà non l’ha cercato dopo l’infortunio di Ghoulam. Mario Rui è stato acquistato quando la squadra era in ritiro e lo ha preso, praticamente, infortunato dandogli la possibilità di recupero, di crescita e di esprimere il suo reale valore. Oggi sta facendo molto bene, non sta facendo rimpiangere Ghoulam ma è giusto dire che tra i due c’è un abisso. Mario Rui è stato catapultato in un meccanismo quasi perfetto e, giustamente, ha fatto fatica ma ora sta sfruttando l’occasione che gli è stata data”.
Quali saranno le tappe cruciali in questo finale di stagione? Si può vincere lo scudetto?
“Senza dubbi è l’anno in cui si può vincere lo dicono i numeri, lo dice la qualità del gioco che il Napoli sta esprimendo e trovo realistico puntare allo scudetto. Detto questo, ci deve essere la capacità di superare partite importanti come quella di oggi o, magari, le due trasferte di Milano che il Napoli ha in calendario. Poi dalla gara di Torino contro la Juventus uscirà la vincitrice dello scudetto. Indubbiamente è l’anno giusto”.
Un altro calciatore esploso in questo Napoli è Allan. Possiamo dire che è il nuovo Montervino?
“Magari Montervino fosse così (ride, ndr). Sicuramente come caratteristiche e temperamento è un calciatore che mi somiglia molto ma questo è un giocatore che ha anche qualità tecniche che io personalmente non avevo e va elogiato ed esaltato perchè credo che sia il calciatore che stia disputando la miglior stagione da quando è a Napoli, ma forse la migliore da quando è in Italia. E non escludo che la nazionale brasiliana possa pernsare a lui per il mondiale”.
Lei ha giocato sempre in piazze importanti. A quale è rimasto più legato?
“Stiamo parlando del Napoli, io sono tifoso del Napoli, sono stato capitano del Napoli e ovviamente resto legato di più a Napoli. Ma resto sempre legato a tutte le città in cui ho giocato”.
Qual è il ricordo più bello che ha di Napoli e del Napoli?
“Sicuramente il 10 giugno del 2007 quando il Napoli è andato in Serie A. La città festeggio come se avessimo vinto il terzo scudetto. A mio avviso quello è un giorno da ricordare e quella è la squadra a cui rimarrò legato”.
Vuole lasciare un messaggio ai tifosi del Napoli?
“Devono crederci fino alla fine, devono crederci sempre perchè questa è la stagione in cui c’è bisogno dell’apporto di tutti. Devo essere onesto, quest’anno i tifosi del Napoli sono esagerati nel tifo, sono fantastici. Non mi sento di dargli consigli perchè per me sono già il top”.
a cura di Michele Avitabile
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