L’intervento dell’ex D.S: Luigi Pavarese al Pungiglione Stabiese
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el corso della puntata de “Il Pungiglione Stabiese”, programma radiofonico a cura della nostra redazione di ViviRadioWeb abbiamo avuto come ospite telefonico l’ex D.S. gialloblè Luigi Pavarese. Con lui abbiamo fatto un’analisi di questo momento negativo delle Vespe, e ascoltato anche le sue considerazioni su questo mercato di riparazione con le trattative portate a termine dalla società stabiese.
Questi sono alcuni frammenti della lunga intervista concessaci:
Direttore lei ha vinto un campionato di serie C2 con la Juve Stabia con mister Rastelli in panchina. Poi dopo le strade si sono divise, via Rastelli e via anche Pavarese. Qual’è stato il motivo del suo abbandono?
Ebbi la fortuna di arrivare l’anno successivo la brutta retrocessione in serie C2 e di far parte di quella Juve Stabia che ritornò in serie C1 per poi fare la splendida cavalcata in serie B. Inutile guardare al passato, altrimenti non si ha futuro. Io guardo avanti e adesso devo pensare al mio Modena. Conservo sempre un ricordo graditissimo della città di Castellammare. Sono legato alla piazza perché li è nata una forte amicizia con una persona a cui ci tengo tantissimo: mi riferisco ad Alberico Turi responsabile del settore giovanile. Forse in quell’anno non ci capimmo, ma comunque mi reputo fortunato ad averlo conosciuto in quell’annata. Nei fatti è nata una forte amicizia. Al di la di tale amicizia conservo un grandissimo ricordo soprattutto dei ragazzi della curva che sono veramente il dodicesimo uomo in campo.
In futuro potrebbe avvenire un suo ritorno a Castellammare?
Sarebbe bello, magari! Possiamo dire che sono affezionato ai colori gialloblù, infatti a Modena abbiamo gli stessi colori (ride n.d.a.). In Emilia sarà però difficile sperare in una promozione come avvenne a Castellammare; ottenere la salvezza significherebbe tanto e speriamo di riuscirci. Tra l’altro la squadra è stata affidata a Ezio Capuano che davvero sta facendo bene.
Lei conosce bene mister Fontana, dai tempi sciagurati con la Nocerina, si aspettava che lottasse per il vertice?
Ho avuto la gioia di lanciare come allenatori Moriero e Rastelli, due ex calciatori a cui gli avevo tolto la serie A, però li ho lanciati da allenatore. A Nocera è stata la prima esperienza tra i professionisti per Gaetano. Ho avuto modo di apprezzare le qualità prima come uomo e poi nelle vesti del tecnico professionista, è molto preparato, e non mi meraviglio di ciò che sta facendo alla Juve Stabia. Già sapevo del suo valore, e quando lo dicevo, in molti sorridevano credendo che parlassi solo per affetto della Juve Stabia e nei confronti di Gaetano.
Direttore questo è stato finora un mercato un po’ particolare per la Juve Stabia. L’obiettivo era, ed è stato nell’intento, di migliorare la rosa che però in queste due partite ha steccato sotto il profilo dei risultati:
Si, purtroppo un pari in casa dopo aver dominato, e una sconfitta in trasferta su un campo oserei dire “inimmaginabile” dove la squadra ha lottato fino al termine costruendo tante occasioni. Adesso mi trovo a Milano, ho incontrato Polito e gli ho detto che se quella partita fosse durata 3 giorni, la Juve Stabia comunque non avrebbe fatto gol. Sono partite che nascono storte, speriamo che il periodo negativo per la Juve Stabia sia finito a Messina, che possano rimettersi in marcia sperando in un passo falso degli altri. Finora alle concorrenti è andata sempre tutto per il verso giusto, un passo falso dovranno pur commetterlo e sono certo che per la qualità dei calciatori, soprattutto per la qualità tecnica e societaria, la Juve Stabia lotterà fino alla fine e gli auguro veramente di ritornare in serie B, perché la città e i tifosi lo meritano.
La Juve Stabia anche con Braglia riuscì ad arrivare ai play-off, quest’anno ci auguriamo di vincere direttamente il campionato. Pizzico di sfortuna o inesperienza di mister Fontana?
Il campionato è ancora lungo e ci sono ancora gli scontri diretti. Assolutamente no, nessuna inesperienza dell’allenatore ci mancherebbe, credo sia solo un fatto di sfortuna, da quello che mi risulta comunque la squadra ha lottato fino alla fine. Sono episodi negativi, le altre volte gli avversari facevano gol alla terza occasione che gli veniva concessa, adesso gli avversari hanno fatto goal alla prima occasione capitata. Questo non è demerito dei calciatori o dell’allenatore assolutamente. La squadra ha lottato con il Monopoli, ha raggiunto il risultato di parità e poi ha mancato il colpo decisivo. A Messina purtroppo tra tanti occasione create non è arrivato il pari. Purtroppo vuoi la sfortuna e vuoi anche un po’ il terreno di gioco e pervenuta la sconfitta.
Dalle sue parole si capisce che lei segue ancora con passione la Juve Stabia:
Seguo le vespe con grande attenzione e posso assicurarvi che dopo il risultato del Modena e del Napoli c’è subito la Juve Stabia. Quindi sotto questo punto di vista non dico bugie, sono molto sincero.
Dopo le due vittorie consecutive del suo Modena che di fatto è uscito fuori dalla zona playout, si pensa eventualmente a puntare al decimo posto e quindi accedere ai play-off?: Guardi a differenza del girone C e del girone A, il girone del Modena è molto difficile e lo dimostra soprattutto il numero di squadre raggruppate in pochi punti. Dovessimo noi riuscire in un filotto positivo di partite, potremmo comunque incominciare anche a pensare a sognare un eventuale arrivo ai play-off. Credo che bisogna stare con i piedi per terra, domenica contro il Teramo abbiamo avuto una grandissima reazione dopo un primo tempo dove ci ha visto soccombere non solo da un punto di vista del risultato ma soprattutto sul piano del gioco. Nel secondo tempo c’è stata la reazione della squadra, vuoi anche per la strigliata che ha fatto Capuano negli spogliatoi e vuoi per il cambio di modulo adottato dal Mister. Questo dimostra che abbiamo un organico duttile e non camaleontico e dei calciatori che sono pronti a sacrificarsi e a buttare il proprio spirito oltre l’ostacolo. Sono qualità che cercavamo soprattutto per uscire da questa brutta situazione. Dobbiamo vivere alla giornata è solo così pian piano possono arrivare dei risultati che prima potevano sembrare insormontabili.
Direttore, lei ha parlato di questa forte amicizia con Alberico Turi responsabile del settore giovanile ormai da anni, da quando Manniello è qui a Castellammare. Noi di Vivicentro che seguiamo in esclusiva tutto il settore giovanile possiamo dire che il direttore insieme ai suoi collaboratori ha fatto un ottimo lavoro, in tutte le categorie, la Juve Stabia si è piazzata nei primissimi posti. Qual’è secondo lei il segreto del direttore Turi nella gestione di questo settore giovanile?
È facile giudicare i calciatori per quanto riguarda la prima squadra, è difficile poi individuare tra i giovani quelli che hanno potenzialità per il futuro. Alberico è uno di quelli che ha “l’occhio lungo”, sa il fatto suo, oltre ad essere un bravo organizzatore, soprattutto uno di quelli che sa vedere i giovani e i calciatori. Questa è una grande forza che ha Manniello e la Juve Stabia, è un capitale che assolutamente bisogna custodire e mai e poi mai perdere.
Per quanto riguarda il rapporto con Manniello, lei cosa ci può dire in merito:
Con Manniello resto in buoni rapporti, è stato il mio presidente e quindi figuriamoci. Mantengo buoni rapporti con tutti, ci siamo sentiti anche pochi giorni fa per scambiarci un po’ di impressioni sul calciomercato, lo facciamo spesso, a sottolineare i buoni rapporti che abbiamo ancora.
In chiusura, un messaggio che vuole fare alla città di Castellammare e ai tifosi? Ribadisco, la curva mi è rimasta nel cuore. Spero di non venire mai a Castellammare da avversario, il mio cuore sarebbe diviso. Un saluto a loro e sempre forza Juve Stabia.
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