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Castellammare di Stabia

ESCLUSIVA – Kenneth Obodo: Porto Castellammare nel cuore! Le Vespe possono arrivare in fondo..

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Pubblichiamo l’intervista esclusiva realizzata alla vigilia della sfida tra Juve Stabia e Catania a Kenneth Obodo, centrocampista che nella scorsa stagione ha vestito la maglia proprio delle Vespe

<strong>Ciao Kenneth, innanzitutto come è andata la stagione al Sudtirol? E’ andata bene! Anche se il nostro obiettivo iniziale era centrare i play off, siamo riusciti a raggiungere la salvezza con due giornate di anticipo quindi va bene così.

Puoi già dire se nella prossima stagione cambierai maglia o resterai lì? E’ ancora presto per fare programmi; ancora non sono iniziati play off e play out quindi non ho ancora idea di dove giocherò il prossimo anno. Adesso mi godo un po’ di relax.

Hai ancora modo di seguire la Juve Stabia? Secondo te le Vespe possono arrivare in fondo ai play off? Certo, ho seguito la Juve Stabia per tutta la stagione! Sono molto felice del grande campionato che hanno disputato le Vespe; a Castellammare ho ancora tanti amici e sono contento per loro. Mi fa molto piacere la grande stagione di Ripa, che dopo un anno fermo è tornato a segnare con regolarità, così come sono felice della stagione positiva di Cancellotti, Lisi, Morero ed Izzillo, che l’anno scorso ha avuto qualche problema; spero che in queste partite possa dimostrare il suo valore anche il mio amico Matute, che è un grande calciatore. Dispiace un po’ per il calo che la squadra ha accusato nei mesi scorsi, ma ci sta nel calcio un periodo di flessione; ora penso davvero che il periodo negativo sia alle spalle e che lo Stabia possa arrivare in fondo nei play off.

C’è un po’ di rammarico in te visto che sei capitato a Castellammare in una delle poche stagioni non positive della gestione Manniello? No, assolutamente! Castellammare è una piazza esaltante e dove si ha piacere di giocare a prescindere dai risultati. I tifosi della Juve Stabia ti fanno sentire un calciatore importante e le sensazioni che si provano lì sono rare da trovare. Ovviamente la salvezza non era il nostro obiettivo, puntavamo ai play off ma ci sono stati tanti problemi. Il grande campionato di questa stagione conferma come il Presidente Manniello sia il tifoso numero uno della Juve Stabia; lui tiene davvero tanto alla squadra.

Secondo te quali sono state le cause del campionato di sofferenza della scorsa stagione? L’anno scorso abbiamo avuto tanta sfortuna. Ci siamo trovati a giocare per buona parte della stagione senza avere a disposizione 7-8 titolari: in in quelle condizioni era difficile fare un campionato di alto livello. Sono tutt’ora convinto che senza tutti quei problemi fisici avremmo centrato i play off e magari qualcosa in più.

Si è parlato di un gruppo non molto unito, sei d’accordo con questa analisi? Ognuno ha le sue idee ma se non ci fosse stato un gruppo unito non saremmo nemmeno riusciti a salvarci, cosa che poi abbiamo fatto tranquillamente, quindi non è una visione corretta secondo me. Giocare a Castellammare non è facile, soprattutto quando le cose non vanno bene; noi avevamo una squadra con tanti elementi giovani, forse non ancora pronti caratterialmente a dare il massimo in un ambiente che comunque pretende tanto come quello stabiese.

Hai vissuto quasi tutta la stagione da Capitano, segnando anche gol importanti..qual è il tuo ricordo più bello della stagione alla Juve Stabia? Il ricordo che più mi porto dentro è extracalcistico. Non posso dimenticare l’affetto che circondava me e la mia famiglia ogni volta che uscivo; per strada i tifosi mi salutavano, mi fermavano, mi chiedevano foto e mi hanno sempre trattato come uno di loro. Sono sensazioni superiori a quelle calcistiche e che non possono dimenticarsi. Ho ricevuto un amore che non mi aspettavo e per questo mi dispiace ancora tanto non aver regalato una stagione importante agli splendidi tifosi stabiesi.

Hai giocato tanto al Nord..per un calciatore ci sono differenze tra giocare in una piazza del Nord ed una del Sud in termini di tifo? Certo; al Nord solo nelle grandi piazze come Venezia, Alessandria, Cremona ecc si trova un pubblico caloroso, numeroso e che spinge la propria squadra alla vittoria. In molti campi i tifosi sono pochi e meno interessati alla squadra rispetto al Sud; al Nord, poi, alcuni sport sono più seguiti del calcio e questo incide. Al Sud invece c’è una voglia di calcio incredibile e Castellammare ne è la dimostrazione. I tifosi stabiesi ti chiedono di mettere l’anima, il cuore in campo a prescindere dal risultato finale; vivono per la squadra e vogliono che anche i calciatori provino il loro stesso amore per quei colori. Nel mio anno alla Juve Stabia i tifosi sono sempre stati eccezionali, nei momenti positivi come in quelli negativi.

Hai vestito in carriera anche la maglia dell’Alessandria; conoscendo bene l’ambiente come ti spieghi tutti quei punti di vantaggio sprecati sulla Cremonese? Innanzitutto va detto che i gironi A e B non sono difficile come il girone C, che è praticamente una Serie B2. Purtroppo quando si perdono certezze è difficile riacqusirle rapidamente. Mi spiace molto per l’Alessandria, anche perché già due anni fa, quando vestivo quella maglia, abbiamo mancato la promozione in Serie B nel finale di stagione, incappando in qualche pareggio di troppo.

Un tuo saluto ai tifosi stabiesi: Saluto veramente dal profondo del cuore la gente di Castellammare. Ho vissuto un anno bellissimo, condito da emozioni indescrivibili. Ringrazio ancora tutti per l’affetto che ho ricevuto, sperando che tutti voi possiate gioire per un grande risultato. Sempre Forza Stabia!

A cura di Raffaele Izzo

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