E’ intervenuto a “Il Pungiglione Stabiese”, approfondimento di ViViCentro sulle Vespe di Castellammare, Roberto Amodio. L’ex Capitano della Juve Stabia ha detto la sua sul campionato dei gialloblù, vincenti domenica a Lecce.
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ueste le parole di Amodio:
Quella di Lecce è una vittoria inaspettata, sia per il valore dell’avversario e sia per il momento non positivo da cui proveniva la Juve Stabia. I ragazzi hanno lavorato con serietà senza farsi condizionare dal risultato interno col Bisceglie, scendendo in campo a Lecce con autorevolezza.
Mastalli non lo scopriamo dopo la rete di Lecce. E’ un calciatore importante ed un ragazzo con valori sani. Non si è fatto condizionare dalle tante voci di mercato del mese di gennaio, rimanendo con entusiasmo a Castellammare e continuando a dare il massimo. Ha ampi margini di miglioramento e penso sia destinato a categorie importanti. Ha numeri importanti e penso che, per quanto è forte, sia in grado di trovare la rete con maggiore frequenza. Mi auguro che possa seguire le orme di D’Ambrosio, arrivando in Serie A grazie alla Juve Stabia, o anche di Biraghi, non del tutto apprezzato in gialloblù, ma oggi punto fermo della Fiorentina nella massima serie.
Vicente? E’ un calciatore che in Serie C ha tanta esperienza. Tra i centrocampisti è quello che maggiormente riesce a dare i ritmi alla squadra, integrandosi alla perfezione con Mastalli e Viola. A mio avviso è paragonabile al Capodaglio della scorsa stagione, avendo però anche più piede del centrocampista romano. Può essere un valore aggiunto per questa squadra.
Bacci? La sua prestazione a Lecce parla per lui. E’ un portiere classe 1995 che forse qualcuno critica perché non lo ha mai visto all’opera, non per errori effettivi commessi. Alessandro è un ragazzo che fa bene allo spogliatoio e che risponde sempre presente quanto viene chiamato in causa. Questa è la forza della Juve Stabia: che tutti si fanno trovare pronti quando serve, sentendosi partecipi del progetto.
Il nervosismo di Canotto? Sono atteggiamenti che possono capitare. E’ giusto che il calciatore capisca, come ha fatto, da ragazzo intelligente quale è, di aver sbagliato, in primis per se stesso. Contro il Bisceglie ha sbagliato in modo plateale ma lo ha fatto sena cattiveria. L’ho visto bene sia la scorsa settimana che oggi, alla ripresa degli allenamenti, e penso che questa sia la risposta migliore. Limare questi eccessi diventa fondamentale per ambire ad una carriera di livello.
La squadra sta dimostrando di essere composta da un gruppo sano, in cui ognuno gioca per l’altro. Questa è la forza della Juve Stabia di questa stagione. Detto questo, penso che Fabio Caserta sia il valore aggiunto di questa squadra: Fabio sta mostrando di essere un allenatore con idee flessibili, che si modellano sui calciatori in rosa, sui momenti e sull’avversario e che privilegia come pochi il gruppo. Con lui tutti si sentono importanti e parte di un progetto in crescita. Tornando con la mente ai tempi in cui ero calciatore, mi avrebbe fatto certamente piacere essere allenato da Caserta.
Credo che il cammino della squadra sia ampiamente positivo, ma troppo spesso tanti tifosi se ne dimenticano. Vorrei vedere più attaccamento da parte della piazza alla squadra; mai come quest’anno il gruppo è fatto di ragazzi che lottano e sudano per la maglia, portando in più a casa risultati più che soddisfacenti.
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