Alla vigilia della gara con la Reggina abbiamo intervistato Nicola Ciotola, ex punta della Juve Stabia targata Braglia ed ora in forza alla Casertana. Pubblichiamo anche sul nostro sito la chiacchierata con Ciotola, presente sulle pagine del match program distribuito sabato al Menti.
Ciao Nicola! Come stai e come valuti la stagione tua e della Casertana? Ciao! A Caserta mi trovo veramente bene e sono contento della buona stagione che stiamo disputando. Siamo un gruppo solido e stiamo ottenendo degli ottimi risultati. Il fatto di essere in zona play off ci fa ovviamente piacere ma non dobbiamo perdere di vista l’obiettivo primario che è la salvezza. Non dobbiamo accontentarci ma pensare solo a fare più punti possibili; dopo aver fatto i punti necessari per la matematica salvezza penseremo a qualcosa di diverso.
Che ricordo hai della tua esperienza alla Juve Stabia? Di Castellammare ho un bellissimo ricordo. Si tratta di una piazza che vive di calcio e che trasmette passione anche ai suoi calciatori; in più si ha sempre un ricordo particolare delle piazze dove si è vinto. Per tutte queste ragioni non posso che essere legato a Castellammare ed alla Juve Stabia.
Ci sono due istantanee del 19 giugno in cui sei protagonista: la splendida azione finalizzata da Corona per lo 0 – 2 e la successiva esultanza in cui ti arrampichi sulla rete quasi per abbracciare i tifosi. Esatto, forse però mia istantanea è il triplice fischio dell’arbitro. In quel momento ci rendemmo conto di essere entrati nella storia e di aver fatto qualcosa di inimmaginabile. Nessuno avrebbe pronosticato quel risultato e la fine della partita fu una liberazione.
Arrivasti alla Juve Stabia come botto di quel mercato invernale. C’è un po’ di rammarico in te per non aver potuto essere più incisivo? Un pizzico di rammarico c’è perchè mi feci male appena arrivai alla Juve Stabia. Ai primi di febbraio, dopo tre partite, mi infortunai al ginocchio e questo compromise tutta l’esperienza alle Vespe. Fortunatamente scelsi di operarmi subito dopo la fine della stagione, così da essere disponibile per i play off. Se non sbaglio mi operai proprio uno o due giorni dopo la fine dei play off. Essere stato parte di quella impresa mi riempie ancora di gioia e sinceramente..Tarantino avrebbe potuto ridarla a me quella palla e non a Corona!! (ride n.d.r.)
Il tuo approdo alle Vespe è legato a Piero Braglia, con cui hai vinto il campionato, ma da protagonista, anche a Pisa. Fu determinante nella tua scelta? Ti senti ancora con lui? Con Mister Braglia ho un bellissimo rapporto ed ovviamente la sua presenza fu determinante per la mia scelta. Ricordo che mi chiamò quando ero al Taranto ed in un attimo mi convinse a venire alla Juve Stabia. Con lui c’è un legame che va oltre il calcio. Ci sentiamo spesso e ancora oggi gli ricordo che in tutti i campionati che ha vinto c’ero io in campo..sono il suo portafortuna! Forse quest’anno all’Alessandria riuscirà a vincere senza avermi come talismano! (ride n.d.r)
Molti tuoi ex compagni che abbiamo intervistato hanno parlato di uno spogliatoio molto unito, eravate amici, non colleghi. E’ rimasto con qualcuno un legame forte? Eravamo uno spogliatoio bello ed unito, e questo ha inciso sui risultati. Alla Casertana sono con Gigi Pezzella, altro ex di quell’impresa e con lui mi trovo benissimo. Anche con altri ragazzi dello spogliatoio della mia Juve Stabia mi sento spesso tramite sms e chiamate.
Nella tua Juve Stabia militavano Cazzola, Mbakogu, Colombi, giovani arrivati poi in Serie A. Ti aspettavi potessero fare tanta strada? Sinceramente sì, già all’epoca si vedevano qualità diverse dalle altre. In più stiamo parlando di tre bravissimi ragazzi che hanno anche lavorato tanto per affinarsi e migliorarsi in tanti aspetti. Dispiace un po’ per gli infortuni che hanno colpito Cazzola e Mbakogu condizionandone la crescita.
Tornando all’attuale Juve Stabia, pensi che gli ultimi due mesi di calo abbiano un po’ tagliato fuori i gialloblè dalla corsa alla promozione diretta o ci sono ancora possibilità di recuperare le prime della classe? Credo che manchino ancora troppe partite per dare verdetti definitivi. Ci sono ancora tanti punti disponibili ed è ancora tutto aperto; in più il girone C è particolarmente difficile quindi anche le altre big possono perdere punti. Penso che le Vespe se la possano giocare ancora fino in fondo con Lecce, Foggia e Matera.
Un saluto ai tifosi stabiesi. Saluto con tanto affetto la Juve Stabia ed i tifosi stabiesi; Castellammare è una piazza stupenda e faccio a tutti un in bocca al lupo di cuore, sperando che possiate raggiunge tutti i vostri obiettivi.
R
affaele Izzo
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