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ESCLUSIVA – Juve Stabia, Manniello al Pungiglione Stabiese: Siamo stanchi dell’atteggiamento degli arbitri e dei loro errori. Su Improta e Caserta…

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E’ intervenuto poco fa al Pungiglione Stabiese, programma sulla Juve Stabia in onda ogni lunedì sulla pagina Facebook di ViViCentro, il Presidente delle Vespe, Franco Manniello. Il Patron gialloblù ha analizzato il momento della sua squadra.

Q

ueste le dichiarazioni di Manniello:

Il problema dell’atteggiamento prevenuto dei direttori di gara nei confronti di Castellammare e della Juve Stabia si ripete costantemente ogni anno. A ciò si aggiungano gli episodi di campo che confermano tale atteggiamento: a Bassano siamo stati vittima di una rapina, di un furto, così come contro la Reggiana negli scorsi playoff. La storia si sta ripetendo quest’anno, con le ultime cinque gare decide dagli errori degli arbitri che ci hanno diretto. Purtroppo la Serie C è abbandonata a se stessa, mentre in Serie A ci sono arbitri, assistenti di porta ed anche, giustamente, la VAR da questa stagione. Nulla di tutto ciò, invece, si vede sui nostri campi. Tra l’altro siamo spesso “sfortunati” con arbitri di Arezzo; non so se si tratta di un caso o di altro ma quello che è certo è che con i direttori di gara aretini non ci va mai bene niente.
A distanza di anni, resto dell’idea che se non fosse stato annullato il gol di Gomez a Bassano, noi saremmo andati in Serie B.

Il ritorno di Gianni Improta in Società? E’ una domanda a cui nemmeno io, ad oggi, so dare una risposta precisa; aspettiamo e vediamo se succederà qualcosa. Ci tengo però a precisare che mai ho ricevuto offerte di investitori interessati a rilevare, in tutto o in parte, la Juve Stabia. Su questo non ci piove e mi interessa chiarire tale aspetto.

Noi non vogliamo regali, favoritismi o quant’altro: puntiamo solo ad essere arbitrati in modo equo, senza dover poi annotare errori grossolani e costanti ai nostri danni. Resto convinto che l’attuale Juve Stabia sia da 4 – 6 posto in classifica; abbiamo giocato quattordici gare, di cui dieci fuori casa, incontrando tutte le big del campionato. Penso che le partite sbagliate dalla squadra si contino sulle dita di una mano ed il lavoro di Caserta e dello staff mi fa ben sperare: vediamo se a fine campionato la mia previsione sarà corretta.

Abbiamo proposto una campagna abbonamenti a prezzi stracciati, proprio per poter contare sul sostegno forte del nostro pubblico, capace di fare la differenza quando vuole. Spero che la piazza ed i tifosi si rendano conto dei sacrifici che da cinque anni faccio da solo: allestire una squadra competitiva, e che possa lottare in primis per il mantenimento della categoria e poi per qualcosa in più, non è per niente facile, tutt’altro. Sono un tifoso prima ancora di essere il Presidente della Juve Stabia: per me i colori gialloblù sono una “malattia”.

La scelta di Caserta come guida tecnica? Conosco Fabio come persona e come professionista ed ero quindi sicuro che avrebbe fatto bene. La scelta non è stata casuale o fatta all’ultimo istante: era un qualcosa di già programmato lo scorso anno, un’evoluzione naturale del suo essere vice allenatore la scorsa stagione. In più Fabio è uno stabiese d’adozione, integrato perfettamente nelle dinamiche sociali e sportive di Castellammare. Nessuno ci ha messo sotto, anche nelle sconfitte, e questo è merito dell’allenatore.

Paponi? Il suo rendimento sta confermando le qualità di cui nessuno di noi ha mai dubitato. Daniele ha giocato solo in categorie superiori, ci sarà un motivo. Alle sue doti tecniche si aggiungono quelle umane: è un ragazzo che tiene tanto alla maglia e che è da guida per i compagni più giovani. Ha sposato il progetto della Juve Stabia non solo con le parole ma anche e soprattutto con i fatti. Purtroppo almeno per le prossime due gare di campionato non potremo contare su di lui.

La gara di domani con la Paganese? C’è l’intenzione di onorare la Coppa Italia di Serie C ma l’occhio va anche alla gara del prossimo sabato a Monopoli. Ho parlato con Caserta ed è d’accordo con me: andrà in campo una squadra affamata, formata da elementi che hanno giocato di meno fino ad oggi ma ugualmente competitiva. Ce la giocheremo perché è un derby, a cui teniamo tanto, e perché vogliamo passare il turno.

Il match di Monopoli? Sono convinto che non torneremo a mani vuote dalla Puglia. Anche il Monopoli non sta attraversando un periodo positivo e dovremo essere bravi ad approfittarne.

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