E’ intervenuto a “Il Pungiglione Stabiese” Gianni Improta, ex allenatore e presidente onorario della Juve Stabia. Il Baronetto di Posilippo ha analizzato il campionato delle Vespe, lasciando aparte al porta ad un suo ritorno in gialloblù.
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ueste le parole di Improta:
La Juve Stabia si sta rendendo protagonista di una stagione al di sopra delle righe e credo che nei playoff potrà dire la sua. Si tratta di una squadra nata con obiettivi diversi, ma che può andare lontano: del resto spesso i grandi risultati si centrano quando alla vigilia si hanno obiettivi meno ambiziosi. Speriamo possa essere così per le Vespe. Credo che i gialloblù siano la mina vagante del torneo e nei playoff faranno sudare agli avversari le proverbiali sette camicie.
La sconfitta contro il Cosenza di Braglia non deve lasciare scorie negative. Dopo un cammino ampiamente positivo, una sconfitta ci può stare; certo il risultato è stato in parte inaspettato ma costituisce solo un passo falso. Si è perso contro un allenatore molto esperto per la categoria ed anzi il risultato di sabato può essere un’ottima occasione per limare errori e migliorare in vari aspetti. La situazione va guardata a 360 gradi e Fabio Caserta, Ciro Ferrara, Ciro Polito e tutti gli addetti ai lavori gialloblù non possono che essere destinatari di grossi complimenti. Purtroppo ho visto dal vivo la Juve Stabia quando le Vespe non hanno fatto risultato pieno, ma le sensazioni che mi ha trasmesso sono sempre state positive.
Non ci sono novità sulla possibilità di un mio ritorno in società con nuovi investitori. Tra l’altro, vista la situazione di tranquillità e l’armonia della squadra, non mi sembrerebbe corretto rischiare di destabilizzare l’ambiente con parole su questioni delicate e nemmeno delineate. Al momento è tutto i standby e non ci sono particolari aggiornamenti da registrare; mi sono adoperato in prima persona ad inizio stagione per far sì che qualcuno potesse dare il suo appoggio, insieme al sottoscritto, alla Juve Stabia però poi il discorso non è proseguito. Del resto ognuno ha il dovere di fare le sue valutazione prima di compiere passi importanti, nel Calcio ma non solo. Resta intatto il mio legame con la Juve Stabia e con tutta Castellammare, anche se non nascondo il rammarico per gli spalti del Menti, che vedo sempre desolatamente vuoti.
Un mio approdo al Catanazaro, con Pancaro e Logiudice? Non credo sia una soluzione percorribile. Mi fa piacere per loro, anche perché Catanzaro è la mia seconda città, ma non ho progetti con la società calabrese. Se rientrerò nel Calcio lo farò fuori regione, ma non a Catanzaro.
Mi fa molto piacere per il Presidente Manniello, che in tempi non sospetti mi confidava di vedere a fine stagione la squadra tra il quarto ed il sesto posto. Franco è un Patron appassionato, competente ed ambizioso: la vera fortuna della Juve Stabia. Il suo pronostico mi è stato indirettamente confermato, ripeto, già quando ho visto le Vespe dal vivo, pur se senza vittoria, perché la mano di Fabio Caserta si è vista subito come positiva. Fabio ha trasferito la sua sagacia tattica dal campo alla panchina, denotando una grande lucidità nel leggere la prestazione a gara in corso; la sua crescita, anche come tecnico, può solo farmi piacere. Ho visto anche alcuni allenamenti della Juve Stabia ed anche dal lavoro settimanale si può comprendere l’ottimo lavoro dello staff della Juve Stabia.
Lotta al vertice? Il Lecce sembrava ormai destinato alla promozione, ma le due siciliane hanno recuperato tanto terreno. I salentini, soprattutto per questioni psicologiche, non appaiono più favoriti e credo che sarà decisivo per la promozione lo scontro diretto tra Trapani e Catania.
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