Le sue parole in esclusiva a ViViCentro
La Juve Stabia torna alla vittoria e l’ha fatto in quel di Monopoli. Successo importante che lancia verso il derby di domenica contro la Casertana. Di questo e di altro ne abbiamo parlatio, in esclusiva, con Tommaso Costantini:
Tommaso un ritiro importante il tuo, sei riuscito a metterti in mostra. Poi l’arrivo di Simeri e si è ridotto lo spazio… “Simeri è un grande calciatore, una pedina importante per la nostra squadra. Purtroppo giochiamo nello stesso ruolo e di conseguenza dobbiamo lottare entrambi per conquistare una maglia da titolare. Al momento, però, ciò che conta di più è il bene della Juve Stabia”.
L’impegno c’è ed è tanto, però al momento non basta: poco spazio in queste gare di campionato… “Sì, l’impegno non basta. In allenamento dò sempre il massimo, con l’intento di guadagnarmi un’occasione per dimostrare che posso tranquillamente giocare le mie chance anche dai primi minuti. La concorrenza in attacco è spietata, ma l’impegno, la costanza e la determinazione da parte mia non mancheranno mai. Farò di tutto per mettere in difficoltà il mister”.
Ti aspettavi, nonostante la giovane età, di giocare così poco? “A contenderci un posto in campo siamo davvero in tanti. Sono giunto a Castellammare con l’idea di migliorarmi in una realtà di alto livello, senza nessuna pretesa, disposto a sputare anche il sangue pur di meritare considerazione. I compagni che hanno questa fortuna evidentemente hanno già conquistato la fiducia del tecnico”.
Una vittoria quella di Monopoli importante per muovere la classifica. Erano troppi i risultati altalenanti… “A Monopoli abbiamo meritato la vittoria. Eravamo reduci da troppe partite in cui avevamo sciorinato una grande prestazione, ma senza portare punti a casa. Finalmente siamo riusciti ad invertire questa rotta uscendo indenni da un campo difficile e rognoso. Siamo molto contenti e soddisfatti”.
Una vittoria spirito di gruppo, quello che servirà anche nel derby con la Casertana… “Esatto. In una squadra l’arma vincente è la solidità del gruppo. Oltre alle qualità dei singoli, ai moduli e alla bravura degli allenatori, nel calcio ciò che conta è lo spogliatoio. Contro i pugliesi abbiamo dimostrato di essere un team compatto e unito, che nonostante i fattori avversi, è riuscito a scrollarsi tutto di dosso proseguendo avanti a testa alta, invertendo il trend negativo”.
Si gioca al Menti, dopo che per tanto si è giocato a Caserta in casa, il calcio certe volte è strano… “Il calcio è veramente strano. Non vediamo l’ora di giocare il derby con la Casertana tra le mura amiche, soprattutto dopo che i falchetti ci hanno ospitato in casa propria per diverse gare. Cercheremo in tutti i modi di non deludere le aspettative dei nostri tifosi, dando il massimo per continuare a volare”.
Tommaso, a breve il via anche al mercato: resti o potrebbe esserci possibilità di addio? “La mia intenzione è quella di restare. Ho un contratto con la Juve Stabia che scade a giugno 2018, quindi intendo mantenere gli accordi presi. Adesso penso solo a lavorare per onorare la maglia della Juve Stabia, poi a tempo debito valuterò se ci sarà ancora lo spazio per me o virare altrove”.
Con Caserta-Ferrara, come ti trovi? Ad oggi possiamo fare un bilancio… “I mister sono due persone speciali e preparate con cui ho un ottimo rapporto. In questi quattro mesi mi hanno insegnato tante cose, facendo emergere degli aspetti personali e calcistici che non avevo. Spero di proseguire più a lungo possibile questo rapporto lavorativo con loro”.
Quale il calciatore con il quale hai più legato? “Il calciatore a cui mi sento più affezionato è Mastalli. Dormiamo sotto lo stesso tetto e ci prendiamo in giro a vicenda. Ho conosciuto Alessandro all’età di 16 anni, quando giocammo in nazionale per uno stage, uscendo vittoriosi insieme. Per me è stata una piacevole carrambata”.
Il presidente Manniello ha parlato di squadra da quarto-sesto posto, tu cosa pensi? Quale il vostro obiettivo? “Il nostro obiettivo è quello di scendere in campo gettando sempre il cuore oltre l’ostacolo e cercando di incassare quanti più punti possibili. Un pronostico non si può fare perché il calcio è imprevedibile. Nessuno sa in quale posizione in classifica ci troveremo a fine campionato, però, le condizioni per fare bene ci sono. In noi c’è tanta voglia di tirarci su le maniche e di dare l’anima per questi colori”.
a cura di Ciro Novellino
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