Giovanna Donnarumma, una stabiese in onda su Sky: presto in una serie televisiva noir
Dopo anni di gavetta e sacrifici, la stabiese Giovanna Donnarumma approda sulla piattaforma televisiva Sky. Un’artista di 29 anni eclettica e tenace. Attualmente vive a Torino, nel suo curriculum teatro, canto e TV. Conosciamola meglio.
Giovanna, è stato un lungo excursus artistico il tuo: dalla musica al teatro. Hai studiato alla scuola di recitazione Sergio Tofano di Torino, fino a giungere a Sky con una serie tv. Che personaggio interpreterai?
– Mi vedrete nelle vesti di una modella con problemi di tossicodipendenza.
È vero che hai dovuto perdere 10 kg per recitare in questo ruolo?
– Sì, ed è stato molto faticoso perchè ho dovuto perdere peso di punto in bianco. Mangiavo pochissimo e ho patito davvero la fame. Non potevo andare in palestra siccome il muscolo pesa più della parte grassa. Ci sono stati giorni in cui ho dovuto anche digiunare. Devo dire che i kg li ho persi, ma appena ho finito con le riprese li ho recuperati tutti. Ora sono in forma.
Cosa puoi dirci di più riguardo alla serie?
– Posso dire solo che si tratta di un noir ambientato negli anni ’80. Finché non trasmetteranno la pubblicità sul canale ufficiale Sky, purtroppo, non posso dire di più.
Non solo recitazione, ma anche il canto. Siamo curiosi di sapere un po’ delle tue esperienze in campo artistico…
– Ho iniziato piccolissima. A 11 anni sono entrata a far parte di una compagnia che metteva in scena delle commedie cantate, una sorta di musical ma più originali. Ho continuato a cantare nel coro di Rivarolo, poi per due anni ho fatto parte di una rock band. Dopo questa esperienza mi hanno chiamato per girare un cortometraggio, nel quale interpretavo una cantante degli anni Sessanta. Questo è stato il lavoro che mi ha segnato di più, questo è stato il momento della svolta.
Perché cos’è successo?
– Perché nel mio immaginario mi sono sempre vista come cantante e mai come attrice. Invece, grazie a questa esperienza, ho capito che amavo molto recitare. Mi è piaciuto immedesimarmi in un’altra persona, vivere in un’altra epoca. Ho registrato la voce della cantante, ho scritto la canzone in francese insieme al regista. Quello che vorrei è poter fare entrambe le cose, cantare e recitare.
C’è un regista con il quale sogni di lavorare?
– Stimo molto Stefano Sollima, il regista di Gomorra, mi piacerebbe molto lavorare con lui. Mi piacerebbe anche lavorare con il grande Paolo Sorrentino.
Quando potremmo vederti in Campania?
– Molto presto, mi hanno chiamato “Quelli che il teatro”, una compagnia di Napoli. A giugno inizierò le prime prove, e a gennaio andremo nelle sale. Sono molto contenta, finalmente potrò lavorare a Napoli, cambiare aria e andare via dalla grigia Torino.
Di Castellammare cosa porti nel cuore?
– Dico solo che ogni volta che ritorno in città piango lacrime di gioia. Conservo dei ricordi troppo belli: la mia infanzia, i momenti condivisi con la famiglia. Per stare bene, infatti, devo tornare a Castellammare almeno una volta all’anno. É capitato che, per vari motivi, non sono ci sono riuscita e mi è mancato un pezzo di cuore. Quando ritorno, so di essere a casa.
Cosa ti auguri per il futuro?
– Vorrei vivere di arte e non fare un lavoro ordinario per poi potermi permettere di fare l’attrice. Non può essere solo un hobby ciò che considero la mia più grande passione.
A cura di Luisa Di Capua
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