L’intervento di Gennaro Iezzo al Pungiglione Stabiese
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el corso della puntata de “Il Pungiglione Stabiese”, programma radiofonico a cura della nostra redazione di ViviRadioWeb abbiamo avuto come nostro ospite telefonico Gennaro Iezzo della scuola calcio Academy Football Italy e dell’accademia per portieri numeri 1 con il quale abbiamo parlato del progetto Juve Stabia Branding e del campionato della Juve Stabia.
Il progetto Juve Stabia Branding rivolto un po’ ai vari istituti scolastici, è stato esteso anche alle scuole calcio e tra le associazioni scuole calcio è compresa anche la tua scuola. Presentiamo un po’ questa realtà e poi parliamo del progetto: È un progetto nato 3 anni fa insieme a Massimo Coda mio socio. Inizialmente abbiamo creato questa Academy Football Italy, mentre quest’anno abbiamo cambiato nome in Stabia Academy, in quanto abbiamo il senso di appartenenza a questa città e alla Juve Stabia e mi sembrava più giusto denominare il nome Stabia. Abbiamo provato anche a mettere il nome Juve Stabia Academy parlandone anche con il presidente Manniello, però vuoi per il settore giovanile e vuoi per altre situazioni, purtroppo non si è potuto fare, ma in futuro ci spero ancora, perché ripeto, il senso di appartenenza è questo. Infatti i nostri ragazzi che amano la Juve Stabia hanno la possibilità di incontrare i loro idoli allo stadio Romeo Menti e questo è sicuramente una bella cosa per far crescere i nostri ragazzi e soprattutto a farli avvicinare al mondo gialloblu.
Ecco anche nella tua scuola non ci sono solo ragazzi stabiesi, ma si cerca di allargare il giro anche al di fuori della città di Castellammare. Importante questo progetto Juve Stabia Branding perché mira anche a far conoscere l’ambiente gialloblù per quanto riguarda il tifo e quindi attaccamento ai colori gialloblù della Juve Stabia: È un progetto davvero entusiasmante nel modo di coinvolgere Istituti e scuole calcio, visto che aiuta questi ragazzi a far diventare i futuri tifosi della Juve Stabia. Il progetto di Manniello è appunto portare la Juve Stabia li dove merita e sicuramente questo servirà anche a far sì che si avvicinino più allo stadio; perché giustamente quando si gioca in Lega Pro i ragazzi tendono più a vedere le partite di Serie A. In particolare quando la squadra ritorna poi nel calcio che conta, come lo è stato fino a pochi anni fa quando si militava in serie B, è importante perché fa avvicinare sicuramente i ragazzi. La città di Castellammare ha bisogno del suo pubblico per portare avanti un progetto importante.
Qual’è il tuo pensiero quando senti parlare altri stabiesi che la Juve Stabia ha perso la partita perché allo stadio c’erano i cosidetti “tifosi della festa”. È proprio così o invece ci dobbiamo augurare che i tifosi debbano sempre venire?: No, i tifosi dovranno sempre venire e non solo quando c’è la partita di cartello che si tratti di Juve Stabia-Lecce. Serve la spinta del pubblico per vincere i campionati, ho avuto la fortuna di vincerne sei nella mia carriera di 17 anni di professionismo, c’è sempre stata la grande mano del pubblico. A Castellammare togliendo la grande mano della curva che sicuramente è qualcosa di incredibile, infatti poco tempo fa ho avuto modo di parlare con Santacroce e per prima cosa che è saltato agli occhi del pubblico di Castellammare è il calore della curva. Purtroppo nella sfortunata stagione della retrocessione in Lega Pro, dove anche io facevo parte dello staff, ho visto tanto calore contro il Padova, con la squadra che era retrocessa già da un po’ di tempo, la curva fu spettacolare e Santacroce mi faceva notare proprio questo. Questo veramente è difficile vederlo in altre piazze. Va dato un plauso a questi ragazzi per i sacrifici e per lo spettacolo che danno tutte le domeniche sugli spalti.
Ecco invece per quanto riguarda questa partita purtroppo persa allo scadere, tu che hai disputato campionati importanti in particolare con la maglia del Napoli. Ecco, una sconfitta maturata nei minuti finali può creare nervosismo nello spogliatoio, e conoscendo Fontana come gestirà questo periodo: Gaetano è un esperto per quanto riguarda di vittorie dei campionati nella sua carriera. Purtroppo di passi falsi possono capitare nell’arco di una stagione e questo non significa che domenica scorsa sia finito tutto. Considero la Juve Stabia una di quelle squadre che giocano il miglior calcio della Lega Pro, è stata costruita veramente con grandissima professionalità dalla società, ed è ovvio che la Juve Stabia ha tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo a regalarci questa importante promozione. Adesso bisogna stare tranquilli e la squadra deve continuare a giocare come sa fare, continuare a impostare un grande calcio perché ha la squadra costruita con calciatori di qualità e ha un allenatore importante che predilige il gioco del calcio. La Juve Stabia è l’unica squadra che fa divertire. Ho visto anche altre partite di Lega Pro è veramente dopo 10 minuti mi è capitato di andar via, mentre invece ti diverti tanto a vedere giocare la Juve Stabia, questo merito del lavoro di Fontana e dal grandissimo lavoro che è stato fatto dalla società.
È bello vedere che la Juve Stabia anche più del Lecce, Foggia e Matera e della stessa Alessandria capolista nel girone A, avere un’idea di giocare sempre e comunque anche sul 2-0. Purtroppo può andar male com’è successo domenica o viceversa migliore sorte come successo a Pagani e in altre occasioni. Tu sei d’accordo con questo modo di gestire il match da parte del mister?: Sì in effetti si poteva chiudere la partita tranquillamente, però sono cose che capitano, credo che ogni allenatore abbia la sua filosofia. Gaetano ha la filosofia un po’ Sarriana, infatti anche il Napoli è una squadra che non cambia mai assetto sia se sta vincendo o viceversa quando perde. È difficile cambiare, però credo che alla fine è facile criticare quanto il risultato è stato negativo, magari poteva coprirsi con un difensore in più o un incontrista portando a casa il risultato, ma in realtà si può vincere mantenendo anche uguale assetto. Cambiando modulo si rischia infatti di condizionare i giocatori sul piano della cattiveria, che li deve portare ad aumentare la corsa i momenti di difficoltà e riportare a casa il risultato come unico obiettivo. Mi è capitato in prima persona quando giocava nel Napoli in Lega Pro, laddove giocavamo contro squadre dove molto spesso potevamo anche perdere, seppur eravamo nettamente superiori alle altre compagini. E normale, magari mentalmente pur essendo superiore alla squadra avversaria, questo ti dà quella sicurezza che molto spesso ti porta anche a sbagliare. Al di là delle assenze, credo che in certi momenti di gioco, bisogna osare un po’ di più dal punto di vista agonistico e portare a casa il risultato, al di là di cambiare assetto.
Possiamo dire che domenica non è cambiato nulla in questo campionato per la Juve Stabia, visto che mancano ancora 24 partite da giocare: Esatto. Il campionato di Lega Pro è lunghissimo. Credo che la Juve Stabia insieme alle altre tre squadre note, se la giocherà fino alla fine, e rispetto alle altre squadre ha qualcosa in più perché gioca un gran bel calcio e alla lunga ripagherà. Lo merita Gaetano e la piazza. La città l’ha ampiamente dimostrato anche negli anni di serie B di poter giocare tranquillamente in cadetteria, e deve cercare di vincere il campionato perché non dimentichiamoci che quest’anno è stata cambiata un po’ la regola dei play-off, ci sono più squadre e diventerà sicuramente più difficile soprattutto per quelle compagini che comunque attualmente sì contendono la vittoria del torneo. Spendendo troppe energie psicofiscihe, magari si rischia di arrivare scarichi ai play-off con la conseguenza di vanificare tutto ciò che si è fatto nell’arco di un campionato. Ripeto sono ottimista perché mi fa ben sperare il modo di giocare della Juve Stabia.
Da allenatore quale sei, cosa avresti detto a Sandomenico dopo le tre azioni di fila dove ha fatto imprecare i cuori di tutti i tifosi presenti allo stadio: Sicuramente le stesse cose che dirà anche Fontana, che in questi frangenti bisogna passare la palla a chi sta meglio di te e può chiudere la partita. Cito un altro stabiese, Fabio Quagliarella, il quale domenica ha segnato il suo 100° gol in serie A, ha servito Muriel sul 2-1 seppur lui poteva tranquillamente segnare davanti al portiere, e giustamente ha servito la palla al compagno ben appostato per mettere al sicuro il risultato. Ecco, lo ha fatto Fabio che è un grande campione, mi auguro che sia da esempio anche ai nostri ragazzi in taluni momenti. Sicuramente Gaetano apporterà i giusti accorgimenti, ho giocato insieme e sono convinto che sia un allenatore che si farà sentire e saprà come gestire questi momenti. Adesso è importante dare conforto ai ragazzi. Sicuramente a fine gara lo stesso Sandomenico avrà imprecato agli errori commessi. Il campionato di Lega Pro è così, c’è bisogno di tanta concretezza che serve per mettere il risultato al sicuro. Ci servirà da lezione per la prossime partite, qualsiasi calciatore che si troverà in una posizione più defilata sicuramente passerà la palla al compagno che si trovi in condizione per segnare.
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