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Castellammare di Stabia

ESCLUSIVA – Fabiola Balestriere, giovane stella del cinema italiano: “Quando recito metto sempre qualcosa di mio nel personaggio che interpreto”

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Fabiola Balestriere è una ragazza di Castellammare di Stabia, ha 15 anni, studia, e nonostante la sua giovane età, può dire di aver realizzato, in parte, il suo sogno: diventare un’attrice.

E’ risaputo che il mondo del cinema e della tv sia un mondo difficile e pieno di insidie, soprattutto se sei una ragazza di 15 anni e lavori in questo ambiente da quando ne avevi 7. Nonostante questo, Fabiola Balestriere, ha affrontato l’inizio di questa grande avventura con il sorriso e con spensieratezza, grazie soprattutto al sostegno della sua famiglia, ed oggi è qui con la redazione di VIVICentro.it, per raccontare la sua personale esperienza.

Allora Fabiola, come è iniziata la tua carriera nel mondo del cinema? 

Nel 2008, ero dal parrucchiere con mia madre, e lì c’era anche un’agente, Marianna De Martino della Scuola Teatro Cinema e Danza “La Ribalta”, la quale mi ha notata per la mia vivacità e il mio carattere solare. Marianna ha visto in me del potenziale,così il giorno dopo ho ricevuto una chiamata in cui mi veniva detto che era interessata ad avermi nella sua agenzia. I miei genitori inizialmente erano contrari, ero troppo piccola e non volevano catapultarmi in un mondo di adulti così spietato come il mondo del cinema, ma nonostante la mia giovane età, ho voluto fare questa esperienza, che si è dimostrata essere molto gratificante.

In quali film e fiction hai recitato?

Dalla famosa telefonata è iniziata la mia carriera. Ho iniziato innanzitutto col fare la modella per cataloghi poi successivamente e arrivata la tv ed il cinema. Ho iniziato con la fiction della Rai “Un posto al sole”, dove recito ancora adesso, poi successivamente ho recitato “Nell’ombra del destino” un film di Pier Belloni, girato in Tunisia. Proprio nello stesso periodo, era estate, fui scelta per recitare al fianco di Anthony Hopkins, nel film “Il Rito” che è stato girato a Zanzibar,ma io nel frattempo ero in Tunisia, quindi la troupe del film si spostò da Zanzibar a Roma per darmi la possibilità di recitare. Subito dopo ho recitato in “Ris Roma Due”, al cinema con “Babbo Natale non viene dal Nord”, “Squadra antimafia”, ho avuto anche una piccola parte in ” Troppo Napoletano” e infine quest’anno è uscito nelle sale cinematografiche “Veleno” del regista Diego Olivares, in cui ho recitato al fianco di Giancarlo Gallo, Salvatore Esposito e Nando Paone. In “Veleno”, un film ambientato nel contesto della terra dei fuochi, interpretavo la figlia di Salvatore Esposito.

Al di là del contesto televisivo e cinematografico, se ti dovessi descrivere, cosa diresti di te stessa?

Sono una ragazza di 15 anni, che frequenta il liceo classico ” Plinio Seniore” a Castellammare di Stabia, studio, esco con gli amici, mi piace fare shopping, soprattutto sono affascinata dal mondo del makeup, leggo molto e passo la maggior parte del mio tempo con la famiglia. Sono una persona solare e soprattutto leale che crede molto nell’amicizia, anche se per ora sulla mia strada ho incontrato davvero pochi amici; sono molto espansiva ed amo gli animali, in particolar modo il mio cane Pixel, che è un membro della famiglia a tutti gli effetti per me. Mi divido tra lo studio e la recitazione, quest’ultima in maniera particolare mi ruba molto tempo, ma non mi pesa, anzi sono sempre entusiasta di studiare i nuovi copioni o di prepararmi per un provino. 

Per te recitare è più un lavoro o un hobby?

La recitazione è la mia passione e ho tutte le intenzioni di farlo diventare il mio lavoro in futuro. Aver già recitato in grandi film e fiction molto seguite non fa di me un’attrice esperta, anzi io sono consapevole che la strada che dovrò percorrere è tutta in salita e sono pronta ad impegnarmi e a dare il 100%, ed è  necessario che io lo faccia  già adesso senza perdere tempo. Quando recito io mi sento me stessa e metto un po di me nel personaggio che interpreto; quando studio i copioni cerco sempre di immedesimarmi nel personaggio, di capire le dinamiche che lo circondano e questa è una cosa che ho acquisito crescendo, in quanto inizialmente non avevo una grande consapevolezza di ciò che facevo e di tutto il lavoro che c’è dietro un film o una fiction. 

Hai dei consigli per chi vuole intraprendere questa strada?

Non è facile intraprendere la strada della recitazione e del cinema, bisogna lavorare con serietà, e i sacrifici da fare sono molti. Io consiglio sempre di studiare recitazione presso una scuola di cinema e teatro, in quanto in questo ambiente bisogna essere sempre pronti e aggiornati e soprattutto bisogna riuscire ad interpretare tantissimi ruoli contemporaneamente; consiglio anche di seguire corsi di dizione. In sostanza alla base di questa carriera, come d’altronde di tutte le carriere, c’è molto studio, non si diventa attori dal nulla come invece delle volte vogliono farci credere. 

Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?

Come già ho detto prima, voglio fare della recitazione il mio lavoro, ma non mi fermo qui. Per prima cosa aspiro ad essere una persona istruita; mi diplomerò e mi iscriverò all’università. Molti mi dicono che per la mia spigliatezza e loquacità, sarei molto adatta alla facoltà di legge, ma a me piacerebbe diventare medico come il mio papà.

Che progetti hai per il futuro?

Al momento ho deciso di arricchire la mia esperienza con il teatro, quindi ho in cantiere diversi corsi di recitazione teatrale. Il teatro è un mondo completamente diverso dal cinema e tutti gli attori con cui ho lavorato mi hanno consigliato di studiare recitazione teatrale in quanto è un’esperienza che forma l’attore. Io mi sono trovata a recitare prima al cinema, ma ora che sono più consapevole di ciò che faccio e di come si lavora nel mondo della recitazione, sento che l’esperienza teatrale sarà un’esperienza che mi fortificherà e che mi darà le basi per diventare una buona attrice in futuro.

Attraverso la recitazione cerchi di mandare un messaggio al pubblico che ti guarda?

Come ti dicevo, quando recito metto sempre un po di me nell’interpretazione, in più mi è stata data più volte la possibilità di inviare un messaggio al pubblico attraverso i vari  personaggi che ho interpretato. Ad esempio in “Un posto al sole” interpreto Alice e in una delle puntate, attraverso il mio personaggio, è stata affrontata la tematica del bullismo e del cyberbullismo, tematica a me molto cara in quanto io stessa ne sono stata vittima, poiché i ragazzi della mia età vedono il diverso come un qualcosa che mette paura, ed io ero etichettata come diversa perché recitavo, perché secondo loro io non vivevo la vita come doveva viverla una ragazzina della mia età. In realtà  io ho sempre vissuto la mia vita con spensieratezza e mai mi è pesato recitare o studiare per farlo, quindi la paura dei miei coetanei nasceva nel momento in cui io vivevo una vita diversa dalla loro. Tutto questo mi ha portato a non voler andare più a scuola e a rintanarmi in casa, ma per fortuna grazie ai miei genitori e a mia sorella maggiore Liviana e al mio fratellino Francesco, e grazie ai miei veri amici, ho superato le difficoltà e sono andata avanti.  

a cura di Vincenza Lourdes Varone

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