Danilo Rufini è intervenuto al Pungiglione Stabiese.
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el corso della puntata de “Il Pungiglione Stabiese”, programma radiofonico a cura della nostra redazione, abbiamo avuto come nostro ospite telefonico l’ex calciatore della Juve Stabia Danilo Rufini, per discutere con lui di questo momento del campionato di Lega Pro. Ecco alcuni frammenti della lunga intervista concessaci:
Danilo abbiamo avuto il piacere di incontrare, a Vibo Valemtia, Renato Mancini un bel ricordo anche per lui:
Fa sempre piacere sentir parlare di Renato. I ricordi miei sono anche i suoi perché abbiamo vinto tanto, anche in altri posti, però come ho sempre detto con lui, penso che i due anni vissuti a Castellammare sono stati indimenticabili per entrambi.
Vogliamo svelarti una “chicca”, Renato è stato con noi a fine primo tempo, e vedendo la Juve Stabia in campo ha espressamente detto che avrebbe poi vinto con un gol di scarto. È stato profetico?
Diciamo che ha avuto fortuna, sabato lo chiamo per farmi dare il risultato della mia squadra (ride n.d.a.), ovviamente accetto solo un suo risultato positivo.
Danilo guardando un po’ il campionato di Lega Pro, vediamo che le pugliesi comandano la classifica. Secondo te davvero il duo Lecce/Foggia se la contenderanno fino alla fine, oppure reputi favorito il Lecce che in questo momento ha 7 punti di vantaggio sulla Juve Stabia e altri punti di vantaggio su Matera e lo stesso Foggia, o pensi che magari possa perdersi nei momenti topici di questo campionato come fatto anche in passato?
Penso che il campionato sia ancora apertissimo, l’ho detto in una mia precedente intervista che in questo campionato sembra che si faccia a gara a chi non lo vuole vincere. Vedi la Juve Stabia che ha avuto le sue chance e non le ha sapute sfruttare, idem il Lecce o lo stesso Foggia che è andata a perdere a Taranto nel momento in cui poteva allungare. Insomma un susseguirsi di risultati che stanno rendendo incerto questo campionato, del resto ogni anno il campionato di Lega Pro e avvincente e fino alla fine non si può fare un pronostico preciso. Quindi penso che 7 punti non sono tanti, non sono tanti proprio perché in un campionato strano ci si può aspettare di tutto. Sono convinto che ci sarà ancora da lottare, da sudare e quindi le inseguitrici avranno modo, mi auguro in questo caso la Juve Stabia, di poter recuperare terreno su tutte e poter ambire ancora ad insediare il primo posto. Per me non è un campionato chiuso.
Per quanto riguarda questo momento particolare in casa Juve Stabia, noi addetti ai lavori non siamo riusciti a darci delle spiegazioni sulle cause che possano determinare questi problemi. Le vespe a gennaio sebbene abbiano acquistato calciatori importanti riuscendo a puntellare anche un ruolo, quello del terzino sinistro che in precedenza aveva creato problemi, sono stranamente spente.
Secondo te è più un problema di amalgama, oppure perché si è pensato ad un cosiddetto “richiamo di preparazione” che ora sta creando pesantezza nelle gambe per poi risultare più brillanti verso la fine della stagione?
La situazione è apparsa paradossale in quanto la società ha puntato a rinforzare la squadra e poi invece ha ottenuto un risultato opposto. La squadra andava bene e poi ha iniziato a collezionare risultati negativi. Non ho avuto modo di vedere la Juve Stabia all’opera e quindi non posso dare un giudizio in termini di prestazioni, spesso però capita che non si ottengono i risultati, anche se poi c’è stata la prestazione che di conseguenza ti fa bene sperare per il futuro. Non mi posso esprimere in quanto non ho seguito le prestazioni della Juve Stabia e ho visto invece solo i risultati. L’amalgama? Dipende perché in questo caso la società non ha cambiato 5/6 calciatori di base, ma semplicemente ha inserito un paio di elementi in una formazione già forte. Per quanto riguarda l’inserimento di Cutolo, non credo che ci sia bisogno di amalgama in quanto le caratteristiche del calciatore sono adatte a giocare nell’uno contro uno per creare quella superiorità numerica e una sorpresa negli avversari. Secondo me dipende più da un calo mentale o fisiologico, che in effetti ci può stare dopo aver disputato tante ottime prestazioni. La vittoria di Vibo secondo me è di buon auspicio anche perché da come ho potuto leggere è avvenuta in sofferenza, e ciò dimostra che la squadra è viva, ha carattere, e soprattutto ha voglia di riprendersi. Sono convinto che con il pieno inserimento dei nuovi acquisti, ritornerà ad ottenere una lunga serie di risultati positivi.
Parlando di moduli, tu che attualmente alleni il Milazzo capolista in serie D, secondo te sono solo numeri, oppure un allenatore che si vincola ad un modulo lo fa perché la squadra si deve abituare a giocare in un determinato modo esponendosi però allo studio degli avversari.
In sostanza avere un solo modulo secondo te è un pregio o un difetto?
Ognuno ha la sua mentalità, il suo modo di allenare. Personalmente parto da un modulo base attuando delle varianti. Paragono il gioco del calcio al gioco del poker o del tresette, non posso giocare solo con le mie carte. Quindi devo rispettare anche le partite di volta in volta guardando le caratteristiche e moduli degli avversari che vado da affrontare, non vuol dire andare ad adattarsi agli avversari, studiare i loro punti di forza per poi andare a colpire nei punti deboli dell’avversario. A volte l’applicazione di determinati moduli non sono idonei se non hai le caratteristiche per andare ad affrontare quella squadra con quel tipo di modulo. Molto sta anche nella mentalità, alla fine i moduli sono solo dei numeri che esprimano il tipo di gioco che vuoi imporre, e il 4-3-3 della Juve Stabia è un tipo di modulo votato all’attacco, anche se nel secondo tempo di Vibo il tecnico ha utilizzato il 3-5-2 proprio per dare maggiore dinamismo sulle fasce e maggior copertura a centrocampo.
Un tuo pensiero in merito alla campagna acquisti di gennaio, in particolare in merito all’approdo del duo Cutolo/Paponi:
Sono calciatori di un certo rilievo, se la società ha deciso di acquistare calciatori di un certo rilievo e perché sicuramente avrà voluto dare un segno di volerci credere alla città, alla stessa squadra e alle altre concorrenti. Segnale di poter competere fino alla fine per la vittoria del campionato. Si tratta di gente motivata che sicuramente ti dà qualcosa in più soprattutto quando poi il campionato si appresta a vivere le ultime partite, in questo caso sono necessari calciatori abituati a vincere. Questi sono calciatori che fanno la differenza soprattutto nelle partite importanti, semmai in altre partite poco si notano. Come si dice: “quando il gioco si fa duro i duri iniziano a combattere”. Sono sicuro che proprio nelle partite più importanti loro risulteranno decisivi. Il curriculum dei calciatori dice questo, l’hanno sempre dimostrato e non vedo perché non possano ripetersi anche a Castellammare, in una piazza così calda che ti trascina e ti motiva a dare il massimo. Sicuramente sono convinto che daranno il loro contributo affinché la Juve Stabia possa raggiungere obiettivi importanti. Ovviamente tutto questo va unito al grande lavoro che sta facendo il mister e che sta facendo già la squadra prima del loro arrivo.
Reputi che gli scontri diretti saranno decisivi per il primo posto, oppure bisogna anche aspettarsi i così detti risultati a sorpresa, ad esempio il Foggia che andato a perdere a Taranto o lo stesso Matera che ha perso in casa contro la Virtus Francavilla?
Il Matera ha perso perché la Virtus Francavilla è una buona squadra, allenata da un tecnico competente. In diverse circostanze ho affrontato mister Calabro nell’ Eccellenza pugliese, lui è uno che fa giocare bene le sue squadre, e già a Gallipoli aveva dato il meglio di sé. Con questo voglio dire che il Francavilla non è di certo una squadretta, ed infatti il Matera ha perso meritatamente. A volte i nomi non fanno sicuramente il risultato, in realtà è la qualità di gioco che ti fa vincere le partite. Gli scontri diretti sono importanti anche se è determinante soprattutto la continuità di vittorie proprio perché negli scontri diretti in media in una classifica avulsa non sempre si riescono a vincere tutte le partite, si vanno ad equilibrare i risultati, e ed è importante constatare in che momento della stagione si raggiungono determinati risultati, che nella peggiore delle ipotesi ti possono mentalmente demoralizzare. Il segreto è avere una continuità di risultati, e di farsi trovare sempre pronti ad un eventuale passo falso degli avversari, come del resto è capitato alle altre squadre che hanno preceduto la stessa Juve Stabia, perchè in questo caso si può approfittare per poter risucchiare quei 4/6 punti in classifica che ti possono riportare in gioco.
In chiusura un tuo commento sul pubblico di Castellammare, tu che da calciatore hai potuto ammirare il calore dei tifosi ti hanno sempre amato e apprezzato, in particolare per le tue rovesciate. A Vibo a fine partita la squadra, che ha sofferto ma che è riuscita comunque a vincere per 1-0 portando a casa punti fondamentali, è stata allontanata dal pubblico di fede gialloblè. Secondo te è una decisione che accetti e condividi oppure in questo caso sono stati troppo severi?
Posso solo difendere la gente di Castellammare, dispiace ma in questo caso non posso essere ruffiano, il troppo amore a volte ti porta a fare anche dei gesti estremi in maniera tale da far capire alla squadra che non basta questa vittoria per dimenticare le ultime prestazioni. Sono sicuro che se sabato la squadra ritornerà a vincere anche in casa, avrà nuovamente gli applausi che non ha avuto domenica scorsa perché la gente ama la squadra. Un po’ come una fidanzata tradita che in quel momento ti volta le spalle. Ma nel momento in cui la squadra dimostrerà che lotta ancora per l’obiettivo, il pubblico capirà, in quanto sa apprezzare, ne sono convinto perché l’ho vissuto sulla mia pelle e così sarà sicuramente. Già il fatto che sono andati a Vibo hanno dimostrato interesse verso la squadra, evidentemente non volevano il “contentino” ma qualcosa in più perché la Juve Stabia ha nelle sue capacità di poterlo fare, adesso è una squadra competitiva con un bravissimo allenatore, le componenti ci sono tutte. Adesso non servono alibi, non vedo perché non si possono raggiungere determinati obiettivi, adesso bisogna solo lottare, sacrificarsi e metterci qualcosa in più che forse in queste 5 partite è un po’ mancato.
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