“Che bello giocare a Wembley a 19 anni con la Cremonese”
Francesco Colonnese, ex calciatore di Inter e Juventus, si è concesso in esclusiva ai microfoni della redazione di ViViCentro.it per parlare del campionato e del momento che il Napoli sta attraversando dopo le ultime due gare senza vittoria.
E
cco le sue parole:
Il Napoli arriva da un solo punto in due partite vedendosi scavalcato dalla Juventus che, in caso di vittoria questa sera contro l’Atalanta, ha la possibilità di allungare in classifica. Potrebbe rappresentare la fine del campionato?
“Si, potrebbe essere perchè sicuramente all’85% la Juventus si metterebbe a 4 punti e la storia ci insegna che non ha mai perso lo scudetto con un distacco così. Quindi sarebbe una grossa battuta d’arresto per il Napoli”.
Nella gara di Milano contro l’Inter, il Napoli non è riuscito a fare gol: merito della difesa nerazzurra o demerito dell’attacco partenopeo?
“Il Napoli ha avuto poche occasioni, non limpidissime, e le ha sbagliate. In fase offensiva, sicuramente Mertens è in calo rispetto al passato e il Napoli un pò ne risente”.
Domenica arriva il Genoa e il Napoli ha l’obbligo di vincere: da dove deve ripartire per ritrovare il successo?
“Il Napoli deve ripartire dalle sue certezze perchè sta facendo un grande campionato con un gioco molto brillante. Nel calcio devi essere a posto con la tua coscienza e il Napoli lo sta facendo, la Juve è partita con i favori dei pronostici ad inizio stagione e quindi non si può di vincere tutte le partite senza avere rammarico”.
Reina ha sostenuto le visite mediche con il Milan: è giusto puntare ancora su di lui?
“Certo, il Napoli deve puntare su di lui perchè Reina è una persona di grande esperienza utilissimo nel gioco del Napoli e anche se andrà al Milan è giusto farlo giocare”.
Dopo l’eliminazione in Champions, in Europa League e in Coppa Italia sarebbe una stagione fallimentare senza la vittoria dello scudetto?
“No, assolutamente. Dipenda da come il Napoli finisce il campionato. Se dovesse arrivare molto vicino alla Juve perdendo per pochissimo sarebbe una stagione ugualmente buona. Mancano tante partite e i giudizi vanno fatti alla fine. Se poi non dovesse vincerlo e arrivasse più staccato non sarebbe un ottimo risultato ma tutte le valutazioni possono cambiare quindi è presto per dirlo perchè alla fine conta chi arriva primo alla fine. Se dovesse finire di 10-12 punti dietro la Juve sarebbe un peccato perchè ha fatto un grande campionato e comunque non dovrà rimpiangersi nulla”.
A questo punto della stagione, il problema del Napoli è più fisico o più psicologico?
“Il problema del Napoli è solo di fisicità nella brillantezza perchè hanno giocato sempre gli stessi. Il Napoli sta facendo sempre il suo gioco: con la Roma e con l’Inter ha avuto sempre il predominio territoriale. Con la Roma è stata una partita strana perchè si è trovata sotto nel momento in cui stava giocando bene e con l’Inter non è riuscita a far gol ma con entrambe le squadre ha giocato per vincere”.
Se fosse in Sarri come gestirebbe questo momento?
“Come sta facendo lui, in maniera serena dicendo ai ragazzi che stanno facendo bene e continuare sulle certezze che hanno. Il Napoli ha delle certezze nel gioco cercando di vincere le partite giocando a calcio”.
Ripensando alla sua carriera, qual è il primo ricordo che le viene in mente?
“Sicuramente la vittoria a Wembley con la Cremonese perchè giocare in quello stadio a 19 anni e vincere una Coppa Anglo-Italiana è un ricordo molto bello. Poi, la mia carriera è andata sempre per il meglio tra la nazionale Under 21, la finale di Coppa Italia con il Napoli, la vittoria della Coppa Uefa con l’Inter, lo scudetto perso”.
a cura di Michele Avitabile
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