Castellammare di Stabia– Nel corso della puntata de “Il Pungiglione Stabiese” programma a cura della nostra redazione e in onda sulla pagina Facebook “Stabiesi al 100%”, abbiamo avuto il piacere di presentare Juve Stabia- Rieti con un ex giocatore delle vespe, Horacio Erpen. Ecco le sue parole:
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Seguo molto le sorti delle vespe. Mi dispiace per la sconfitta di ieri a Catania. Ho visto una squadra viva che é stata battuta da un rigore dubbio. É mancato il guizzo sotto porta che avrebbe portato un punto importante. Ma i ragazzi hanno dato tutto.
Cucchiaio? Giannone ci ha provato ma gli é andata male. Io ci ho provato varie volte sia in Italia che in Sud America e sono stato sempre fortunato nel riuscire a far gol. Quello che ricordate tutti é sicuramente quello segnato contro il Pescara, fu la prima in B. Sono ricordi bellissimi della mia esperienza in maglia gialloblù. Tornando a quello di Giannone, Branduani fu bravo a neutralizzare il penalty dell’attaccante del Catanzaro. Quell’eventuale gol avrebbe potuto cambiare le sorti del campionato.
Gol con la Juve Stabia? Non ho mai segnato tanto, ciò che mi piace di più é sempre stato fornire assist ai miei compagni. Infatti, alle vespe, servii tanti assist a giocatori come Mbakogu, Sau e Danilevicius. Avevamo un grande gruppo e una squadra molto molto forte. Ci divertivamo e ci allenavamo bene, per questo arrivarono i risultati. Fu un’annata molto importante per noi e per i tifosi stabiesi, tant’è che ci ricordano tutti con affetto. Mi auguro che questo gruppo possa regalare una bella soddisfazione ad una tifoseria che merita come quella stabiese.
Caserta? Nel complesso ho giocato un anno con lui. Ho conosciuto un grande competente di calcio e una persona squisita. Si merita tutto il bene del mondo. Sono felice per i suoi risultati da allenatore.
Mezavilla? É un valore aggiunto per la squadra. Conosce la piazza e porta tanta esperienza. Da sempre l’anima ed é il classico giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere. Può essere ancor più decisivo in questo rush finale.
Braglia? Ho dovuto sudare tanto per convincerlo. All’inizio c’è stata qualche difficoltà ma poi mi sono messo in evidenza. Nell’annata successiva avevamo iniziato alla grande ma poi a gennaio sono dovuto andare via. Mi dispiacque molto lasciare Castellammare, la mia famiglia si trovava benissimo ma purtroppo andò così. Ciò nonostante sono legatissimo alle vespe, le porto sempre nel mio cuore. I tifosi mi fanno sentire sempre il loro affetto e sono orgoglioso di ciò.
Il mio futuro? Ho intrapreso una nuova avventura da allenatore, quattro mesi fa. Per ora lavoro da vice di Stankevicius al Crema. Il passaggio da calciatore ad allenatore é abbastanza burrascoso ma ora mi sto abituando. Bisogna lavorare ancora di più perché devi curare ogni particolare.
Tifosi? A loro dico di supportare la squadra perché sta lottando per Castellammare. I ragazzi hanno bisogno di loro perché non é finita. Forza Juve Stabia”
A cura di Antonino Gargiulo