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Mostra su Ercolano: “Bound for disaster – Pompeii and Herculaneum”

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Parte la mostra su Ercolano: “Bound for disaster – Pompeii and Herculaneum” in Danimarca al Moesgaard Museum dal 6 novembre.

Mostra su Ercolano: “Bound for disaster – Pompeii and Herculaneum”

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nizia il 6 Novembre, per concludersi il 10 Maggio 2020, la mostra dedicata ad Ercolano : “Bound for disaster – Pompeii and Herculaneum” in Danimarca al Moesgaard Museum.
Dopo il grande successo ottenuto oltreoceano con la mostra “Buried by Vesuvius: Treasures from the Villa dei Papiri” del Getty Villa di Malibu, terminata il 28 ottobre con oltre 100.000 visitatori, adesso tocca alla città che prende il nome del più grande eroe della mitologia greca: Ercole. Come racconta Virgilio nel libro VIII dell’Eneide, il figlio di Zeus aveva appena ucciso il mostro Gerione, domando e conquistando i suoi buoi, quando, per la fatica, fu sopraffatto dalla sete. Si fermò a Roma e chiese alla dea Fauna di dissetarlo. L’acqua del tempio, però, era sacra e riservata solo alle donne. Ercole allora eresse un suo tempio personale dove le donne non avrebbero mai potuto mettere piede. Nel mentre il demone Caco, figlio del dio Vulcano, rubò i buoi di Gerione e li nascose nella sua dimora: una profonda caverna situata su un fianco del Vesuvio. Ercole cercò per giorni il suo prezioso bottino, finché il muggito di un bue rivelò la posizione della caverna. Il figlio di Zeus, grazie alla sua forza strappò a mani nude la cima di un monte e la usò per scavare il fianco del vulcano fino ad arrivare alla grotta segreta. Una volta lì affrontò il demone, annientandolo in una stretta mortale. Prima di ripartire verso nuove imprese, Ercole decise di celebrare la sua vittoria fondando una città col suo nome nel punto esatto in cui Caco era stato sconfitto: Herculaneum, la città di Ercole.
La mostra offre ai visitatori la possibilità di vedere rilievi e lapidi recanti iscrizioni che forniscono descrizioni vivide e informazioni sulle relazioni familiari, affreschi con motivi marittimi, paesaggi e situazioni quotidiane, attrezzature militari e marittime e carichi di merci provenienti da destinazioni lontane e il porto commerciale di Napoli. Ci sono anche mosaici e statue in marmo, fontane e figure legate alla mitologia e al culto, insieme a gioielli e altri beni di lusso dell’alta vita dei romani prima del cataclisma.
“Ritengo i materiali in mostra nelle diverse esposizioni ambasciatori della cultura e della storia di Ercolano – dichiara il Direttore Sirano – testimoni dell’identità del sito che è giusto condividere con un pubblico allargato, quello delle grandi occasioni, un pubblico che va appassionato in ogni parte del mondo grazie ad una sorta di viaggio in avanscoperta compiuto dai reperti del sito archeologico, per una consapevolezza sempre maggiore del tesoro che è la città antica di Ercolano. In particolare la collaborazione con il Museo di Aarhus è stata piena e reciprocamente arricchente sotto ogni punto di vista. Sono inoltre certo che queste mostre, cui il Parco ha contribuito al rigoroso impianto scientifico e alle modalità di esposizione, saranno foriere di nuovi e numerosi visitatori anche verso Parco Archeologico”.


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