È finita l’era del riscaldamento globale: siamo nell’epoca della bollitura globale. Le organizzazioni internazionali sono in allarme: Urgenza e Responsabilità
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a comunità scientifica e le organizzazioni internazionali sono in allarme per l’aggravarsi dei cambiamenti climatici, segnalando che l’era del riscaldamento globale è giunta al termine, dando il via all’era della “bollitura globale”. Secondo l’Onu, il mese di luglio 2023 potrebbe diventare il mese più caldo mai registrato a livello globale.
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha dichiarato che il cambiamento climatico è una realtà spaventosa e il mondo è solo all’inizio dei suoi effetti devastanti. Tuttavia, ha sottolineato che è ancora possibile limitare la crescita delle temperature a 1.5 gradi Celsius sopra i livelli preindustriali e prevenire il peggio, ma solo con un’azione immediata e profonda da parte delle nazioni.
Le organizzazioni meteorologiche, come la World Meteorological Organization (Wmo) e il programma satellitare europeo Copernicus, hanno riferito che le temperature globali nel mese di luglio 2023 hanno superato tutti i record precedenti. Questo aumento costante delle temperature medie globali è principalmente dovuto all’aumento dell’inquinamento atmosferico, che intrappola la luce solare e agisce come una sorta di serra, intensificando i fenomeni climatici estremi.
La situazione è particolarmente preoccupante per il Mar Mediterraneo, che è diventato uno degli epicentri di questa ondata di caldo estremo. Il 24 luglio 2023, lungo le coste di Italia, Grecia e Nord Africa, la temperatura superficiale del mare ha registrato un’anomalia fino a +5,5°C rispetto alle temperature medie. Questo fenomeno ha portato a temperature estremamente elevate nell’acqua superficiale del Golfo di Taranto, dove si sono raggiunti picchi di 30 gradi, una soglia senza precedenti, e si prevede che possa aumentare ancora nei prossimi giorni.
Questo aumento senza precedenti delle temperature nel Mar Mediterraneo ha comportato gravi conseguenze ambientali, favorendo la proliferazione di microalghe che hanno tinteggiato il mare di verde in alcune zone, incluso il golfo di Napoli. Questa anomalia termica minaccia la biodiversità e la salute degli organismi marini.
Di fronte a questa situazione allarmante, il segretario generale della World Meteorological Organization, Petteri Taalas, ha sottolineato che la riduzione delle emissioni di gas serra è una necessità urgente, non un lusso, e richiede azioni concrete e immediate da parte delle nazioni.
L’epoca della “bollitura globale” impone una responsabilità a livello globale per affrontare la crisi climatica. È fondamentale che i governi, le imprese e i cittadini si impegnino con azioni concrete per ridurre le emissioni di gas serra, promuovere fonti di energia rinnovabile e adottare pratiche sostenibili. Solo attraverso un’azione coordinata e decisiva possiamo sperare di evitare il peggio degli effetti del cambiamento climatico e proteggere il nostro pianeta per le generazioni future.
In conclusione, la notizia dell’epoca della “bollitura globale” e del mese di luglio 2023 che potrebbe essere il più caldo mai registrato ci ricorda la drammaticità della crisi climatica in corso e l’urgenza di agire in modo tempestivo ed efficace per preservare il nostro pianeta e il suo ecosistema per le generazioni a venire. L’aumento delle temperature globali è un segnale allarmante dell’impatto dei cambiamenti climatici, e richiede azioni immediate e determinate da parte di tutti gli attori globali per invertire la tendenza e proteggere il nostro ambiente per le generazioni future.
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