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mpoli-Napoli 0-2 – L’occhio indiscreto: laddove lo scorso anno si toccò il punto più basso della gestione Spalletti Il Napoli vola e spazza via anche i toscani che nello scorso torneo tolsero 6 punti agli azzurri e misero fine alle residue speranze scudetto.
I “FABBRI AZZURRI” DI SPALLETTI: IL NAPOLI VOLA TRAVOLGENDO TUTTI GLI OSTACOLI.
Spalletti lo aveva detto in conferenza alla vigilia del match. Voleva vedere gli azzurri con gli occhiali dei fabbri che permettono di guardare solo avanti con massima concentrazione sul prossimo avversario.
E ad Empoli avviene proprio questo, soprattutto per scacciare via quei fantasmi che risalgono solo a dieci mesi fa. Un Napoli in campo concentratissimo che domina gli avversari e nel quale giganteggiano il solito Lobotka ma anche Zielinski, il ritrovato Lozano, la difesa di ferro che non subisce gol da ben 465 minuti (Eintracht compreso), e ovviamente i soliti Kvara e Osimhen.
Arrivano l’autogol di Ismajli, costretto a ciò da un assist sublime di Zielinski susseguente a un interno destro sontuoso di Kvaratskhelia, e il raddoppio di Osimhen che riprende una corte respinta di Vicario su tiro velenoso del georgiano Kvara.
Poi Osimhen si divora almeno altre due reti (una per tempo) e c’è anche la traversa interna di Kim che avrebbe potuto dare più ampiezza al punteggio come gli azzurri avrebbero ampiamente meritato stradominando gli avversari.
Il Napoli non si scompone neanche per la sciocchezza di Mario Rui che colpisce un calcione nelle parti basse Caputo peraltro dopo aver subito fallo, che lo costringerà almeno a due turni di stop per condotta violenta. Ma anche in 10 il Napoli domina e sterilizza completamente l’Empoli reso inerme ieri dai famelici ragazzi di Spalletti per i quali non esistono più aggettivi ormai.
E anche in 10 il Napoli va almeno due volte vicino al terzo gol, prima con Simeone e poi con Gaetano proprio allo scadere.
Un Napoli che non conosce confini ed ostacoli e che ora avrà due avversari di livello alto, entrambi al “Maradona”. Prima la Lazio di Maurizio Sarri e poi l’Atalanta di Gasperini.
Ma il Napoli che vince da 8 gare consecutive in campionato, con Osimhen che a sua volta segna da nove gare consecutivamente (Champions compresa), non ha paura e, nonostante le assenze certe di Mario Rui e Raspadori, indosserà gli occhiali da fabbro e cercherà di mettere altri due mattoncini importanti nella costruzione del sogno scudetto.
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