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Castellammare di Stabia

Emergenze Politiche “Ereditarie” (Lo Piano Saint-Red)

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Quando i problemi non vengono affrontati per tempo, diventano criticita’, quello dell’acqua in Sicilia, e’ una fra le tante emergenze politiche “ereditarie”.

I

n quest’isola, sono ancora in funzione vecchie condutture  idriche, “battezzate” alcune nel ’65, altre nei primi anni ’80: da quì parte delle emergenze.

Emergenze che portano con sè il peso degli anni, ma vista la situazione attuale:

“non ci sono mai soldi disponibili”,
si desume che i vecchi sistemi di condutture idriche, non possano andare in “pensione” prima dei 69 anni, 6 mesi e 1 giorno.
 
Storia Moderna :
Torniamo indietro nel tempo, correva l’anno astrale 2015 dC, Costellazione Messina. 
In quell’ “epoca”, risalente a poco piu’ di 2 anni fa, la Citta’ dello Stretto, attraverso’, proprio a ridosso del periodo estivo, la peggiore crisi idrica della sua storia:
la quasi totalita’ delle case rimase con i rubinetti asciutti, per parecchi giorni. 
 
Se la causa fosse stata dovuta alla siccita’, tutto si sarebbe potuto comprendere.
Ma il paradosso fu, che non era stata una carenza di piogge a causare il disservizio, bensi’ una sovrabbondanza.
Cio’ comporto’ la rottura dell’unica condotta che portava il prezioso liquido, da Fiumefreddo, a Messina. 
 
Inutile parlare delle tribolazioni a cui andarono incontro migliaia di Messinesi.
Decine di autobotti fecero la spola nei vari rioni della Citta’, in primis vennero rifornite le strutture di primaria utilita’.
Le giuste rimostranze dei cittadini finirono sui giornali di mezzo Mondo, inutile riportare i severi commenti della Stampa estera.
La causa principale fu dovuta ad uno smottamento del terreno, che trancio’ in due l’unico tubo di collegamento fra l’Alcantara ed i serbatoi idrici della Citta’.
Il guasto venne riparato in un tempo relativamente “lungo”, fu creato un doppio bypass esterno lungo il costone della montagna franata.

ISOLE – CRONACA

EMERGENZA IDRICA MESSINA: Riunione operativa oggi presso la sede della protezione civile regionale

Si è svolta oggi presso la sede di Messina della Protezione Civile Regionale, la riunione programmata tra Protezione Civile Nazionale, Genio Civile…

Quando tutto sembrava che fosse sistemato, e Messina potesse tornare alla normalita’, ci fu un secondo smottamento.

Il problema venne nuovamente risolto, ma da allora  tutto e’ stato lasciato al destino, e alla benevolenza della natura.

A mettere le toppe ci sta, tutti possono essere piu’ o meno bravi e veloci, quando si tratta di risolvere il problema alla radice, la situazione diventa piu’ che complessa.

Storia Antica :

Bisogna aver conoscenza che gli acquedotti di Roma, costruiti ancor prima delle nascita di Cristo, continuarono ad essere operativi, e funzionanti da secoli.

Nell’opera di realizzazione vi fu messo un tale impegno, che Dionigi di Alicarnasso, ebbe a scrivere :
“Mi sembra che la grandezza dell’Impero romano, si rilevi mirabilmente in 3 cose: acquedotti, strade, e fognature”.

La Sicilia ai nostri giorni, anche se le opere di ingegneria in piu’ di 2000 anni hanno fatto passi da gigante, non si puo’ paragonare neppure lontanamente all’impero romano.

Storia Attuale :

In questi ultimi 2 mesi in Sicilia si sta presentando un’altra criticita’, la scarsita’ di piogge sta causando notevoli problemi.
Si prospetta per i 900 mila abitanti di Palermo e zone limitrofe, un’estate con acqua razionata.
Penalizzata sara’ anche l’agricoltura, molti raccolti potrebbero andare perduti.

Per tale motivo, la Regione Sicilia ha chiesto e ottenuto lo stato di  calamita’ naturale, visto che nel mese di Febbraio e nei primi giorni di Marzo, le precipitazioni sono state scarse.

I tecnici dell’acquedotto palermitano, stanno pensando gia’di razionare l’acqua a partire dal mese di Aprile.
I piu’ colpiti saranno sia gli agricoltori che i 900 mila abitanti a Palermo e dintorni.

Apriamo un’altro capitolo, quello delle falle e delle cannucce aspiranti :
Bisogna dire che le falle nel sistema di trasporto acquifero in tutta la Sicilia sono talmente tante, che facendo un calcolo alla carlona, il 50% dell’acqua si perda nel terreno.

A completare questo “idilliaco quadro” di sprechi, bisogna tenere in considerazione le numerose e famigerate “cannucce aspiranti”
Così si definiscono infatti, tra il serio ed il faceto, le “aspirazioni” di cui si servono alcuni agricoltori  per poter usufruire, senza alcun costo , del prezioso liquido.

Cosa accadra’ nei prossimi mesi?
E’ difficile da stabilire, ma si sa gia’ quello che potrebbe accadere nei prossimi anni, se la Regione Sicilia, non metterà in moto misure per risolvere questo problema

Sospensione acqua - emergenza idrica

vivicentro.it/ISOLE OPINIONI

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