Quando i problemi non vengono affrontati per tempo, diventano criticita’, quello dell’acqua in Sicilia, e’ una fra le tante emergenze politiche “ereditarie”.
I
n quest’isola, sono ancora in funzione vecchie condutture idriche, “battezzate” alcune nel ’65, altre nei primi anni ’80: da quì parte delle emergenze.
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Emergenze che portano con sè il peso degli anni, ma vista la situazione attuale:
Si è svolta oggi presso la sede di Messina della Protezione Civile Regionale, la riunione programmata tra Protezione Civile Nazionale, Genio Civile…
Quando tutto sembrava che fosse sistemato, e Messina potesse tornare alla normalita’, ci fu un secondo smottamento.
Il problema venne nuovamente risolto, ma da allora tutto e’ stato lasciato al destino, e alla benevolenza della natura.
A mettere le toppe ci sta, tutti possono essere piu’ o meno bravi e veloci, quando si tratta di risolvere il problema alla radice, la situazione diventa piu’ che complessa.
Storia Antica :
Bisogna aver conoscenza che gli acquedotti di Roma, costruiti ancor prima delle nascita di Cristo, continuarono ad essere operativi, e funzionanti da secoli.
Nell’opera di realizzazione vi fu messo un tale impegno, che Dionigi di Alicarnasso, ebbe a scrivere :
“Mi sembra che la grandezza dell’Impero romano, si rilevi mirabilmente in 3 cose: acquedotti, strade, e fognature”.
La Sicilia ai nostri giorni, anche se le opere di ingegneria in piu’ di 2000 anni hanno fatto passi da gigante, non si puo’ paragonare neppure lontanamente all’impero romano.
Storia Attuale :
In questi ultimi 2 mesi in Sicilia si sta presentando un’altra criticita’, la scarsita’ di piogge sta causando notevoli problemi.
Si prospetta per i 900 mila abitanti di Palermo e zone limitrofe, un’estate con acqua razionata.
Penalizzata sara’ anche l’agricoltura, molti raccolti potrebbero andare perduti.
Per tale motivo, la Regione Sicilia ha chiesto e ottenuto lo stato di calamita’ naturale, visto che nel mese di Febbraio e nei primi giorni di Marzo, le precipitazioni sono state scarse.
I tecnici dell’acquedotto palermitano, stanno pensando gia’di razionare l’acqua a partire dal mese di Aprile.
I piu’ colpiti saranno sia gli agricoltori che i 900 mila abitanti a Palermo e dintorni.
Apriamo un’altro capitolo, quello delle falle e delle cannucce aspiranti :
Bisogna dire che le falle nel sistema di trasporto acquifero in tutta la Sicilia sono talmente tante, che facendo un calcolo alla carlona, il 50% dell’acqua si perda nel terreno.
A completare questo “idilliaco quadro” di sprechi, bisogna tenere in considerazione le numerose e famigerate “cannucce aspiranti”
Così si definiscono infatti, tra il serio ed il faceto, le “aspirazioni” di cui si servono alcuni agricoltori per poter usufruire, senza alcun costo , del prezioso liquido.
Cosa accadra’ nei prossimi mesi?
E’ difficile da stabilire, ma si sa gia’ quello che potrebbe accadere nei prossimi anni, se la Regione Sicilia, non metterà in moto misure per risolvere questo problema
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