Anche la Sicilia è assediata dagli incendi e ora la paura arriva anche tra i turisti. Un gruppo di 900 persone è stato evacuato via mare da un villaggio turistico vicino a San Vito Lo Capo per la minaccia delle fiamme.
Sicilia assediata dal fuoco i turisti salvati via mare
San Vito Lo Capo, fiamme alle porte di un villaggio e panico tra i bagnanti
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AN VITO LO CAPO (TRAPANI) – Un attacco criminale e infuocato contro l’ambiente. Si consuma da alcuni giorni nel trapanese, ma anche nel resto della Sicilia: nel mirino è finita prima la montagna di Erice, poi è toccato alle colline, ai boschi e alle pinete nelle zone turistiche di Macari e Fraginesi. Ieri mattina l’attacco si è consumato in due riserve naturali: quella delle Saline di Trapani e nella zona dello Zingaro a San Vito Lo Capo. Qui la devastazione è stata più pesante con le fiamme che hanno danneggiato 1650 ettari di natura incontaminata. Le fiamme hanno circondato il monte Speziale e attraversato 7 chilometri di costa, tra San Vito e il borgo di Scopello.
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Dopo avere attraversato la riserva, spinto dallo scirocco, il fuoco ha messo in pericolo i 900 ospiti del villaggio turistico Calampiso, a ridosso della riserva. In spiaggia c’erano anche tanti bambini e in pochi minuti si è scatenato il panico. Fiamme alte e impetuose, di grande violenza, hanno bloccato le strade, superando le zone cosiddette di “tagliafuoco”, correndo velocemente e rendendo difficilissimi gli interventi dei vigili del fuoco, dei forestali e dei volontari della Protezione civile. In zona sono stati dirottati due canadair e un elicottero del servizio antincendio regionale, ma le lingue di fuoco hanno avuto la meglio. I turisti a Calampiso si sono trovati così con il fuoco a poca distanza dai bungalow. A quel punto è scattato il piano di emergenza. All’inizio i villeggianti sono stati radunati vicino alla piscina e poco dopo è arrivato l’ordine di evacuazione.
Ma l’unica via di fuga possibile era via mare. Nel piccolo porticciolo del villaggio si sono alternati quattro mezzi della Guardia costiera, arrivati da Trapani e Terrasini, ma nel giro di qualche minuto sono arrivati otto barconi che ogni giorno trasportano i turisti, ma anche gommoni e pescherecci, tutti allertati dal sindaco di San Vito, Matteo Rizzo. Più di settecento persone sono state portate in salvo così, ma qualcuno ha deciso di sfidare il fuoco, lasciando la struttura con i propri mezzi. Per tutti gli sfollati, a San Vito Lo Capo è stato allestito un centro di accoglienza all’interno di due scuole del paese. Turisti e altri commercianti hanno organizzato una specie di macchina della solidarietà, per rifocillare i vacanzieri fuggiti dal residence in costume da bagno. Per una decina di persone, intossicate dal fumo, è stato necessario l’intervento di un medico, ma nessuno per fortuna ha subito gravi condizioni.
Tutto questo avveniva mentre in prefettura veniva attivata la sala emergenze che resterà in funzione ancora oggi per seguire le operazioni di bonifica, già iniziate alle 21 di ieri, quando il rogo è stato finalmente domato. Nel corso della giornata inizierà anche a conta dei danni che ovviamente riguarderà anche la struttura ricettiva che nel frattempo è già stata dichiarata inagibile.
Solo ieri la Protezione Civile nazionale ha contato in Sicilia 125 focolai, i roghi più rilevanti anche a Priolo, Catania, San Mauro Castelverde (Palermo), Barcellona Pozzo di Gotto e addirittura anche nelle Eolie a Lipari, infine attorno a Messina. Le indagini sono state avviate dalle Procure di Palermo, Enna e Messina, anche a proposito di eventuali carenze della macchina dei soccorsi regionale. In questi giorni infatti non sono mancate notizie a proposito di mezzi non funzionanti rimasti nei garage del dipartimento Forestale.
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