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Elezioni regionali siciliane. IL RITORNO DEI DINOSAURI

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In Sicilia, a partire da queste imminenti elezioni, i parlamentari saranno forzosamente di meno, poiché dopo il 5 novembre 2017 potranno essere eletti solo 70 deputati all’Assemblea Regionale Siciliana. La legge costituzionale n° 2 del 7 febbraio 2013 ha infatti diminuito di 20 il numero dei componenti dell’ARS, che fino alla più recente legge regionale (nº 7 del 3 giugno 2005) era stabilito fossero 90.

Nel frattempo, l’evidenza è che, in questa tornata elettorale regionale c’è stata una calata di dinosauri, riciclati e prestanomi, in doppio petto e tailleur, tutti proveniente dalla conclamata politica di sempre.

Non solo, in coincidenza, tanti ‘’dinosauretti opportunisti’’, si sono improvvisamente come ‘’riattivati’’ in modalità autonoma, quasi come “lupi solitari” a caccia di elettori.

Ma ciò che ci si dovrebbe civilmente domandare, è se ancora e per l’ennesima volta, noi comuni cittadini siciliani, come delle ‘’gonadi’’, li accoglieremo allucinati dalla loro manierata propaganda, soprattutto quella allineata-mediatica-informativa, così ponendoci per l’ennesima volta nella nostra ormai cronica posizione: ‘’prona’’, votandoli pure come fossero i divini ‘’salvatori’’.

E quel che sembra più inquietante, è che tanti giovani, purtroppo, appaiono tali solo esteriormente, mentre ideologicamente dimostrano di continuare certa atavica cortigianeria e sottomissione, tipica di molti loro genitori e nonni asserviti ai rispettivi ‘’padrini-politici’’.

Forse sarebbe ora che gli italiani e i siciliani, si provi a diventare persone più libere dentro, per non accettare più questa dittatura partitica, in cui si mischiano trasversalmente tutti per venale interesse, assoggettando con leggi, sentenze e regolamentazioni (le LORO e solo per LORO) i concittadini, così da farsi mantenere fiscalmente insieme ai propri innumerevoli codazzi, opportunisti e lucciole.

Forse dovremmo iniziare a domandarci gli italiani e specialmente i siciliani, ma con un po’ di onestà intellettuale e senza ipocrisia culturale, se il Parlamento e il Governo, nazionale e regionale, hanno e stanno più operando nell’interesse dei loro conterranei, oppure sono divenuti una forzosa casta unita da compiacente, connivente e convittuale potere politico-affaristico.

Poiché, se così fosse, come purtroppo appare di tutta evidenza da diversi anni, allora in questa Italia e Sicilia, spadroneggiano nelle Istituzioni, mimetizzandosi di Costituzione, dei legalizzatisi prevaricatori, profittatori e mercanti di cittadini.

Insomma, avremmo nei nostri parlamenti un mistificato sistema di innumerevoli legittimati saccheggiatori, che sono molto, molto peggio di un individuabile dittatore.


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