Eintracht Francoforte-Napoli 0-2: gli azzurri al ritmo di un’orchestra che non stecca mai battono nettamente anche i tedeschi e ipotecano i quarti di finale. Sarà il retour-match del “Maradona” in programma il prossimo 15 marzo alle 21 a decretare il passaggio ai quarti di finale della massima competizione europea di calcio.
LA BATTAGLIA DI FRANCOFORTE STRAVINTA DAL NAPOLI E ALL’ORIZZONTE L’EMPOLI.
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a gara di Francoforte per i padroni di casa dura in pratica 15 minuti. Sono i minuti in cui la squadra del tecnico Glasner, che per sua ammissione stava preparando da novembre scorso il match, cerca di effettuare una pressione alta sulla fascia sinistra del Napoli governata da Olivera, Kvaratskhelia e Zielinski ma soprattutto cerca di togliere il respiro a Lobotka, braccato in prima battuta da Kolo Muani e in seconda battuta da Sow e da Kamada che inizialmente fanno un pressing impressionante.
Ma il disegno tattico di Glasner dura solo un quarto d’ora. Il tempo per il Napoli di riorganizzarsi e di avanzare petto in fuori prendendo sempre più metri agli avversari.
La prima avvisaglia di pericolo per il Francoforte arriva dal palo clamoroso di Lozano, migliore in campo con Anguissa, ben innescato da Di Lorenzo. Sulla stessa azione arriva il rigore per il calcione ad Osimhen poi fallito da Kvara dagli undici metri.
Ma anche l’errore dal dischetto di Kvaratskhelia rientra tra i dettagli di una gara che nel frattempo ha già trovato il suo padrone assoluto. Dalla percussione di Lozano sulla destra, ottimamente imbeccato da un sontuoso Lobotka, arriva la deviazione vincente del solito cannibale d’area di rigore Osimhen che non aspettava altro per mettere il timbro anche su questa gara.
Arriva poi il gol annullato sempre ad Osimhen per fuorigioco sul finire del primo tempo ancora imbeccato da uno straripante Lozano e nel secondo tempo, causa anche l’ingenuo fallo di Kolo Muani che gli costa l’espulsione e la squalifica per la gara di ritorno, il Napoli prende sempre più il predominio totale della gara anche se anche in parità numerica gli azzurri davano l’impressione di poter arrivare comunque molto presto al 2-0.
E il raddoppio puntualmente arriva con un’azione da manuale. Gli azzurri sembrano un’orchestra assolutamente perfetta nella circostanza. La palla parte dai due centrali difensivi per arrivare ben presto a Kvara che smista ad Anguissa e si va a riprendere il passaggio illuminante e preciso del camerunense.
Il successivo colpo di tacco del georgiano e l’interno sinistro di Di Lorenzo che mette la ceralacca sulla gara sono la sublimazione perfetta di un collettivo che al momento è in una forma straripante e non teme alcun rivale né nel campionato italiano e nemmeno in campo europeo.
Al Napoli di Francoforte nessun traguardo è precluso. A patto che, come va ripetendo Spalletti, ci sia calma da parte di tutti e si pensi ad un avversario alla volta. Solo così questa stagione potrà essere davvero storica per il Napoli a partire dallo scudetto che è l’obiettivo più tangibile al momento per gli azzurri.
A partire dall’Empoli che a tre giorni dal match di campionato appare sulla carta come una vittima sacrificale. Ma il match del “Castellani” nasconde tante insidie e Spalletti lo sa bene. Basta ricordare ciò che avvenne lo scorso anno quando gli azzurri proprio ad Empoli abbandonarono definitivamente ogni velleità di scudetto. Avanti, con giudizio….
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