Editoriale Sorrento-Juve Stabia, grande vittoria per le Vespe che si avvicinano al grande Sogno.
Editoriale Juve Stabia: le Vespe vincono il derby campano contro il Sorrento nella 33^ di campionato Serie C Girone C.Vi proponiamo il nostro pensiero sulla Juve Stabia, espresso nel nostro editoriale post-gara con il Sorrento, terminata 1-2.
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Editoriale: dopo una sosta per il traguardo finale, arriva di nuovo la vittoria al Viviani.
La Juve Stabia conferma il vertice a +9 sul Benevento.
E’ scoccato il 6’ quando su azione di Meli di destro, la Juve Stabia va in vantaggio.Al 17’ le vespe sprecano una grande occasione con Adorante che dinanzi alla porta avversaria con centra il bersaglio davanti al portiere. 35’ Leone serve Mignanelli, sfera di pochissimo fuori.
Nella ripresa subentra Mosti che già al 46’, servito dalla destra da Candellone, prova il tiro sotto misura e trova la parata di Albertazzi.Passano dieci minuti e ci prova Adorante, innescato da Mignanelli, i rossoneri respingono l’azione. 65’ a Mosti non basta entrare in campo, cerca, vuole e ottiene il secondo gol. 69’ è La Monica che di testa batte Thiam.
Ma non basta aver segnato contro la capolista, al triplice fischio le vespe confermano il primato.Castellammare risponde a questa vittoria con tutto l’amore che ha: canti e cori per la squadra del cuore.
E’ pomeriggio e c’è ancora un appuntamento, quasi sacro, prima di concludere la serata.La Curva Sud e tutti i tifosi che non hanno potuto raggiungere Potenza si incontrano al Viale Europa, ore 18:00, per abbracciarsi, abbracciare i ragazzi di Mister Pagliuca.
Non c’è alcuna distanza tra le parti, è solo un intreccio di grande amore.
Juve Stabia: tutti pronti per il grande viaggio.
Un sabato pomeriggio alla vigilia della Domenica delle Palme che non ha per niente avuto il gusto della banalità.Di certo per i sorrentini non è stato il massimo dello spettacolo guardare i loro calciatori contro la capolista.
La Juve Stabia che ha giocato con grinta e passione.Probabilmente per far ancora divertir i suoi tifosi.
E allora come canta Angelina Mango in La Noia:
“Quanta gente nelle cose vede il male
Viene voglia di scappare come iniziano a parlare
E vorrei dirgli che sto bene ma poi mi guardano male
Allora dico che è difficile campare
Business, parli di business
Intanto chiudo gli occhi per firmare i contratti, mmh
Ah, è la cumbia della noia
È la cumbia della noia…”.
Di certo Castellammare non si annoia nemmeno quando tutti parlano a vanvera.Ne conosce il valore di quegli uomini che scendono in campo.
E di certo non è colpa loro se si fermano per una sosta e quando ripartono non sono più quelli di un tempo, perché il morso, il morso sul metro, il morso dell’animale ferito devono uscire dall’anima e finire sul terreno verde, pieno di sudore, sacrificio e umiltà.A volte capita che sono troppo in tiro oppure si trascurano un pò.
Capita che controllano troppo o non lo fanno affatto.La piazza li vede, quando abbassano lo sguardo e si chiedono dove hanno sbagliato.
Cercano immediatamente soluzioni e camminano curvi, con il capo chinato.La pressione pesa sulle loro spalle, le dicerie pure.
Eppure Castellammare li capisce quando allargano le braccia, rassegnati forse e pronti a farsi di nuovo, per l’ennesima volta, il mazzo.Per dimostrare chi sono.
Per dimostrare onore e rispetto per i colori gialloblù.Eppure, ogni volta, quando pensiamo che si arrenderanno, continuano a lottare per il traguardo.
Quello più lontano.Anche se… Itaca è vicina”.