E’ un pareggio dolcissimo quello che la Juve Stabia centra ad Ascoli, simile a quello di due settimane fa arrivato a Pisa.
A
ncora al minuto 95, all’ultimo attacco per rimettere in sesto la situazione di svantaggio, la squadra di Caserta tira fuori il coniglio dal cilindro. Questa volta la magia non è di Di Gennaro ma di un illusionista non atteso, Ivan Provedel che entra di diritto nella storia della Juve Stabia.
A rendere leggendario il risultato di Ascoli ovviamente sono le modalità e le tempistiche con cui le Vespe lo hanno acciuffato. Se si va infatti ad analizzare la prestazione della Juve Stabia, conclusione chiara è che il pari alla squadra di Castellammare sta più che stretto. Tabellino alla mano, nel primo tempo l’Ascoli ha sbloccato la gara grazie ad una indecisione della difesa gialloble, facendo ben poco altro nei primi 45 minuti, nei quali spicca l’assurda ammonizione per simulazione rifilata a Bifulco. Considerazioni che si esaltano nella ripresa, nella quale i marchigiani hanno concluso due volte, una in sospetto fuorigioco, prima di ripassare in vantaggio contro una Juve Stabia che ha caricato a testa bassa per tutta la seconda frazione.
I secondi 45 minuti del Del Duca sono, forse, i migliori dell’intero campionato dei ragazzi di Caserta. Minuti giocati con il mix perfetto di cattiveria e lucidità, che il tecnico chiede alla sua squadra alla vigilia di ogni gara. Per questo la truppa guidata è sembrata quella guidata da Leonida nel film “300”, nel quale riecheggia l’urlo del re spartano “Questa è Sparta”, che in salsa gialloble diventa “Questa è Stabia!”. Nemmeno le insidie inaspettate di una gara sfortunata e di sfortuna negli episodi chiave sono state più forti della Juve Stabia, in grado di restare in partita anche dopo essere stata trafitta a sorpresa a meno di dieci minuti dal termine.
Lucidità e cattiveria che, ancora una volta, si tramutano a tempo scaduto nel gol salva risultato, piacevole costante della seconda parte di stagione stabiese. Troppe le coincidenze per parlare di semplice fortuna; molti di più i dati che consentono di individuare una squadra che non molla mai in ogni campo e contro qualsiasi rivale.
Da Forte, eccezionale uomo d’area, a Vitiello, capitano coraggioso, passando per la micidiale fanteria Bifulco – Mallamo, tanti sono gli uomini chiave della strategia del generale Caserta ma, per una sera, oscurati da Provedel, che in poche settimane ha già fatto innamorare i suoi nuovi tifosi. Il gol è solo la dolcissima ciliegina messa dal portiere sulla sua personale torta, guarnita di parate importanti ripetute ad ogni apparizione.
Smaltita la pazza gioia, testa ora al Crotone, contro il quale l’obiettivo è tornare alla vittoria, al grido di “Questa è Stabia!”.