La Juve Stabia conferma la sua allergia alla vittoria alla prima giornata del campionato di Serie B.
L
a squadra di Fabio Caserta al Castellani fa soffrire l’Empoli, che passa definitivamente solo grazie al rigore di La Gumina. L’amaro che lascia in eredità è l’episodio a dir poco dubbio che decide il match, va però di pari passo con le sensazioni positive che accompagnano la prestazione delle Vespe.
Gara dai due volti, quella della Juve Stabia. L’iniziale timidezza, più che comprensibile tenendo a mente la prevedibile emozione, il caldo e l’avversario di maggior qualità, dopo l’intervallo è stata lasciata negli spogliatoi, con la ripresa in cui gli stabiesi hanno accelerato per trovare il pari. I motivi per guardare con fiducia al cammino che attende la squadra quindi non mancano.
Innanzitutto la Juve Stabia ha mostrato grande forza mentale. Incassare gol dopo 2 minuti di gioco avrebbe potuto spianare la strada alla goleada dell’Empoli che, con i gialloblu a scoprirsi per cercare il pari, ha trovato più spazio ma non è riuscito a scardinare il muro alzato da Tonucci e compagni. Da non dimenticare, poi, che la ripresa di grande ritmo delle Vespe è stata firmata da due nuovi acquisti, tra l’altro tra i più attesi: Di Gennaro e Cissè. I due hanno subito lasciato il segno, muovendosi tra l’altro in perfetta sincronia: il 10 la mente, il 16 il braccio armato; proprio il passante illuminante di Di Gennaro ha regalato a Cissè la palla del pareggio. Supportati da maggiore condizione fisica ed amalgama ancor maggiore, il trequartista e l’attaccante potranno riservare altre gioie a Fabio Caserta.
Impossibile non soffermarsi sulla scelta arbitrale che ha consegnato all’Empoli la vittoria. Senza ricercare la polemica, due sono gli aspetti da sottolineare. Il primo ci porta alle nuove regole, per certi versi tortuose, che nei tocchi di mano sembrano cancellare la distinzione tra volontarietà ed involontarietà, facendo riferimento soltanto alla non naturalezza del movimento del braccio. Nell’episodio di ieri, Troest pare non toccare la palla col braccio, ma col petto, in ogni caso muovendosi in modo lineare, senza allargare il “volume” del proprio corpo col braccio, attaccato al busto. Discorso più complesso, e dalle dinamiche misteriose, è quello che porta a chiederci perchè il tanto atteso, e poi annunciato VAR, in Serie B subentrerà soltanto nella seconda metà del campionato, portando la tecnologia a sostegno degli arbitri più avanti e solo a vantaggio, indiretto ovviamente, di alcune squadre. Con l’ausilio del VAR, infatti, il Sig. Massimi avrebbe annullato la concessione del rigore in pochi secondi.
Come nel 2011 ad Empoli la Juve Stabia trova la sconfitta per 2 – 1; oggi come allora le sensazioni post gara sono positive; come otto anni fa l’ultima settimana di mercato regalerà colpi importati alla squadra. Se le similitudini tra il 2011 ed il 2019 non finiranno qui, le Vespe potranno togliersi molte soddisfazioni anche in cadetteria.