Juve Stabia: La vita non è aspettare che la tempesta passi, ma imparare a ballare sotto la pioggia
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a Juve Stabia centra il proprio “Forza 4”. Sono infatti quattro le vittorie consecutive delle Vespe, che escono vincitrici anche dallo scontro diretto di alta classifica con il Rende. Contro i calabresi, confermatisi ottima compagine, è arrivata la vittoria più sofferta per la Juve Stabia, ma anche da cui è possibile individuare i margini di crescita dei ragazzi di Caserta.
Per le condizioni climatiche in cui si è svolto il match, più che una partita, quella tra Juve Stabia e Rende è stata una tempesta perfetta, per citare un famoso film. Carlini ha aperto le danze con una saetta che ha fatto stropicciare gli occhi ai tifosi presenti al Menti. Inevitabile, dopo il fulmine, che arrivi il diluvio: la pioggia che ha colpito i gialloblù ha avuto però le sembianze della rete di Vivacqua (chi se non lui). Dopo il pareggio, nei primi minuti della ripresa, il Rende è apparso meno timoroso della Juve Stabia, facendo aumentare “l’acquazzone” sulla testa dei gialloblù. Una tempesta perfetta, appunto, che poteva trovare la fine solo con l’arcobaleno disegnato da Calò, che porta definitivamente il sereno sul Menti e sulla squadra gialloblù.
Mettendo da parte la nostra fantasiosa ricostruzione, segnali importanti arrivano dalla gara di ieri. Segnali, forse, ancor più incisivi delle goleade delle precedenti giornate. Per la prima volta la Juve Stabia ha affrontato un avversario, se non di pari livello, di media forza, in grado presumibilmente di centrare senza affanni i playoff. La squadra di Caserta è stata paziente, nell’incassare lo schiaffone inaspettato del pari, e nell’attendere che il Rende sfogasse il suo momento positivo. Difesa di squadra per la Juve Stabia, compatta ed arcigna, in deroga allo joga bonito di questo inizio di stagione. Una volta terminata la sofferenza, via verso la vittoria con la seconda prodezza di un singolo
Il saper soffrire è, da sempre, una delle caratteristiche proprie ad una grande squadra, quella cui affidarsi nei momenti difficili che in una stagione non mancano mai. Qui si vedono ulteriormente i meriti di Fabio Caserta, che nella ripresa non ha sbagliato una mossa, tra l’altro trasmettendo alla squadra tutta la sua voglia di vincere. Il tutto, inoltre, dopo aver lanciato con coraggio in campo il classe 2000 Stallone e facendo echeggiare il messaggio. “Qui gioca chi merita, a prescindere dal nome e dall’anno di nascita.”
Dice un noto detto. “La vita non è aspettare che la tempesta passi, ma imparare a ballare sotto la pioggia”. E’ esattamente questo che ha fatto la Juve Stabia ieri: ha capito che la partita sarebbe stata un diluvio più che una passeggiata, armandosi di ombrelli e stivali per superare la pioggia e meritandosi il proprio arcobaleno gialloblù. Metafore che ci consentono di meglio comprendere la rabbia e la voglia che si cela dietro la qualità tecniche e fisiche di questi ragazzi.
Ora testa alla prossima gara, quella di Coppa Italia a Caserta, pronti ad improvvisare un nuovo ballo sotto una tempesta perfetta.
Raffaele Izzo