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Editoriale Juve Stabia – Taranto: Quando le aspettative superano le premesse!

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l termine della gara tra la Juve Stabia e il Taranto, terminata con il classico pareggio ad occhiali e frutto di errori specifici della partita e generali, proviamo con il nostro editoriale a dare una nostra visione del momento.

Facciamo una premessa:

Da questa stagione calcistica la Società Juve Stabia ha sempre dichiarato che, a causa anche della situazione debitoria molto ingente, l’obiettivo primario di questo campionato era la salvezza, nello specifico un punto in più rispetto allo scorso anno.

Le aspettative:

Che la piazza stabiese sia esigente è un dato di fatto.

Che la Curva Sud, in particolare, macini chilometri, così come i calciatori in campo, è indiscutibile.

Che la tifoseria si aspetta di più perché la maglia gialloblù merita di più è una certezza.

Cura e antidoto o due mali a cui pare non ci sia rimedio?

I medici a poco servono per risolvere l’arcano.

Basterebbe, invece, un venirsi incontro, proprio come succede sul prato verde. Giocare troppo alti può far male, ma anche troppo bassi. C’è bisogno di equilibrio, nella vita così come nel calcio.

Equilibrio che a quanto pare non può sposare i sogni dei tifosi che pian piano diventano quasi pretese.

Nel senso che dopo due sconfitte ed un pareggio nelle ultime tre gare, gli incalliti tifosi delle vespe sentono che qualcosa manca a questa grande maglia per essere onorata.

D’altro canto, la Società non può fare di più di quanto fa quotidianamente, né ha mai illuso la città di poterlo fare.

L’unico mezzo a disposizione per far riemergere la rosa stabiese è il duro lavoro.

Dopo Mister Colucci, a guidare questa giostra altalenante di emozioni è subentrato Mister Pochesci. Basterà il suo calcio offensivo e le sue ideologie per far emergere dai calciatori un gioco non solo di qualità ma atto alla concretezza?

Juve Stabia: la partita del cuore finisce in pareggio

Nel nostro editoriale vogliamo ricordare che il match Juve Stabia – Taranto aveva uno scopo benefico molto importante: aiutare la piccola Mariarosaria Graziuso a superare le spese economiche per il suo intervento al cuore a Boston.

In un certo qual senso, è sempre l’amore la forza che smuove il mondo.

Stando alle parole di Massimiliano Bellarte, allenatore della Nazionale Italiana di calcio a 5, denominato il filosofo, che dice: “ Una squadra è il riflesso del proprio allenatore: se lui l’allenerà amandola da impazzire, questa impazzirà per lui.”  a Mister Pochesci non resta altro che esternare tutto il suo amore per i suoi calciatori.

Perché la medicina cura, ma l’amore salva!

Ed i calciatori della Juve Stabia sono circondati dall’amore dei propri tifosi che non si risparmiano mai di supportarli e stimolarli.

Ma c’è bisogno di altro!

Cosa? Che ci sia qualcuno che creda veramente in loro, che non li faccia sentire sbagliati o scontenti, che li stimoli a fare di più, a fare meglio. Perché, nel momento in cui partiamo in cerca dell’amore, anche l’amore si muove per venirci incontro.

E ci salva.

E non c’è tecnica o tattica che possa entrare nel mezzo di tante teste, anzi, più ci si sente lo scontento, più le qualità e le potenzialità tendono a sgretolarsi.

Allora, come canta Mr Rain, bisognerebbe pensare che: “Tutti noi abbiamo un filo che ci lega a qualcuno Ma la vita è imprevedibile e non sempre va bene Spesso i fili si intrecciano l’uno con l’altro Fino a che perdi la persona che ti appartiene Perdi la rotta ma non la destinazione Ma a volte basterebbe cambiare il punto di vista È come guardare un gruppo di stelle viste dall’altra parte del mondo Resta la stessa costellazione”.

Noi da oggi, proveremo a pensare ai calciatori della Juve Stabia come a dei supereroi, perchè, di chiunque sia la colpa o il merito, hanno portato la squadra all’ottavo posto con trentotto punti.

Mica male per una rosa che doveva solo salvarsi?


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