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a gara che ha visto la Juve Stabia sopraffare il Matera è stata forse una delle più belle per i gialloblù, in cui sono state palpabili la crescita e maturazione dei ragazzi di Caserta.
Praticamente nulle le occasioni da rete concesse ai Lucani, con le Vespe ciniche, propositive e caparbie nel trovare e poi consolidare il vantaggio.
Per tanti aspetti diversi, la vittoria della Juve Stabia assomiglia a quella di una gara di poker.
Innanzitutto perché le Vespe hanno fatto poker, nel senso di centrare la quarta vittoria nelle ultime cinque partite. Alla vittoria di Lecce si sono aggiunti infatti i clean sheet interni contro Sicula, Akragas e Matera. Quattro vittorie che, unite al pareggio di Rende, hanno lanciato la Juve Stabia verso le zone alte della classifica. Più di tutti sarà felice il Presidente Manniello, che vede la sua profezia “La Juve Stabia terminerà la stagione tra il quarto ed il sesto posto” iniziare a prendere forma.
Dicevamo mano di poker, perché nel match di ieri si è visto un bluff tipico delle sfide a carte. Finzione messa in atto da Daniele Paponi: la punta stabiese inganna sempre più gli avversari, convinti di avere a che fare con un semplice attaccante. Il 10 della Juve Stabia è sempre più, invece, un fantasista che svaria su tutto il fronte offensivo, che lancia in porta i compagni mentre la difesa antagonista è convinta che sia lui il finalizzatore da tenere d’occhio. Sono cosi diventati cinque gli assist nelle ultime cinque gare di Paponi; passaggi sempre influenti ai fini del risultato. Un vero pokerissimo in versione assistman.
La gara di ieri ha così acceso ancor di più il “colore” gialloblù, che si identifica nelle reti del suo giovane Capitano, nelle rocciose chiusure di Allievi e Marzorati, nelle geometrie, miste al dinamismo, di Viola e Vicente, e nelle accelerazioni di Canotto e Strefezza, incontrollabili come le palline di un flipper.
Vero stratega che orienta il poker vincente gialloblù è però Fabio Caserta. Il tecnico dimostra ancora una volta doti importanti nella lettura prima e durante la gara ma soprattutto di aver plasmato un gruppo che della compattezza la propria forza. Nessuna fissazione tattica, anzi coraggio di provare diverse soluzioni, e legame forte con i propri ragazzi, con cui farebbe la guerra (sportiva) al mondo, fanno di Caserta il protagonista di questa esaltante stagione.
Ora il diktat è non fermare la striscia positiva nonostante un difficile rush finale di stagione, provando un all-in che può dare grandissime soddisfazioni.
Raffaele Izzo