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’inizio estate per i tifosi della Juve Stabia non si può certo definire positiva. Dopo l’amara eliminazione dei playoff, la società stabiese ancora non ha fatto trapelare i propri programmi per il futuro, diffondendo tanta preoccupazione tra i tifosi gialloblù. Caldo e dubbi: gli elementi principali di questo periodo.
A ben vedere, però, questa impasse non è una novità per l’estate della Juve Stabia. Se, infatti, l’anno scorso la tanta voglia di rivincita del presidente Manniello portò a programmare con anticipo tutto, dalla guida tecnica, agli acquisti, al ritiro, questa estate sembra invece ripercorrere quella di due anni fa.
Come allora il torto arbitrale subìto nei playoff aveva fatto infuriare Manniello, il quale confessava apertamente i suoi dubbi circa la permanenza alla guida della Juve Stabia, oggi la rete annullata a Ripa è stata una mazzata non solo calcisitica per tutto l’ambiente stabiese.
Bassano come la Reggiana, ma oggi la situazione sembra, forse, più pericolosa. Il silenzio di un tifoso/presidente come Manniello, da sempre abituato a urlare al mondo contro le ingiustizie subite, fa molto più rumore delle sue proteste degli anni scorsi. Sembra quasi che lo spirito battagliero del patron stabiese abbia lasciato spazio a un pizzico di rassegnazione.
Come due anni fa, gli strascichi dell’errore arbitrale dei playoff sono arrivati all’estate: nel 2015 l’allenatore (Ciullo) fu scelto con palese ritardo, appena pochissimi giorni prima della partenza del ritiro. Anche oggi, sembra, che il ritardo sulla tabella di marcia sia notevole: nessuna certezza circa la guida tecnica, che potrebbe essere Fabio Caserta; nessuna voce di mercato in entrata; nessuna news su tempi, durata e sede del ritiro estivo. Il tutto per una stagione che partirà prima del solito; il 30 luglio infatti ci sarà l’esordio in Coppa Italia.
La speranza è che questo silenzio faccia da prologo ad una stagione positiva e ad un progetto ambizioso, ma questo ritorno al passato, per ora, non può che preoccupare tutto l’ambiente stabiese. Anche e soprattutto alla luce di tutto questo, va ancora una volta incoraggiato il Presidente Manniello, che ci auguriamo di rivedere presto più agguerrito ed ambizioso che mai.
Raffaele Izzo