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a Juve Stabia è ufficialmente in Serie B. La domenica che sancisce la fine del campionato di Serie C è anche quella della festa per le Vespe e per tutta Castellammare. Una domenica in cui i gialloblu salutano la terza categoria, proiettandosi nel paradiso della B, atteso da cinque lunghissimi anni.
Nel turbinio di emozioni di giornata, lo spazio minore, paradossalmente, lo raccoglie l’ultimo match del campionato delle Vespe, ma non della stagione, con la Virtus Francavilla. Una gara segnata dal doppio colpo ravvicinato con cui i pugliesi si fregiano del titolo di unica squadra vincitrice al Menti. In casa stabiese, infatti, priorità di Fabio Caserta è stata premiare chi in questi mesi ha giocato meno, anteponendo il giusto ringraziamento a chi si è sempre allenato al massimo, pur il poco spazio, all’imbattibilità casalinga. Poco male, perchè la stagione della Juve Stabia resta da sogno e, probabilmente, irripetibile per anni ed anni.
Se Capitan Mastalli ha alzato la coppa in uno stadio che ha offerto un buon colpo d’occhio, ma non tutto esaurito, anche a causa delle condizioni meteo non certo da giornata primaverile, la Juve Stabia si è goduta dopo l’abbraccio di tutta Castellammare: un abbraccio strameritato per tutte le componenti delle Vespe.
In un’atmosfera magica, che probabilmente resterà per sempre nei ricordi dei presenti, si sono unite le anime ed i simboli della città di Castellammare: la Cassarmonica, l’Amministrazione Comunale, gli Stabiesi, la Juve Stabia e Franco Manniello, a tutti gli effetti e definitivamente simbolo ed orgoglio di una città intera, come ricordato dalla Curva Sud con la splendida coreografia di inizio gara.
Una festa in cui le emozioni di tutti si sono sciolte insieme alla pioggia che ha fatto da contorno ad una serata meravigliosa, in cui è stata palpabile l’unione e l’empatia tra la Juve Stabia e la sua gente. Ai fedelissimi, a chi ci ha sempre creduto, si sono aggiunti nuovi tifosi, in cui magari proprio la gioia di ieri farà nascere e germogliare l’amore per i colori gialloblu. Un’allegria trasformatasi in un abbraccio collettivo, fisico e trascinante tra Castellammare ed i suoi eroi: un quadro Bellissimo incastonato nella cornice più splendente che la città potesse offrire.
Ora due sono le considerazioni che, con un pizzico di lucidità , tentano di farsi strada nella mente. La prima ha carattere immediato e sportivo: la Super Coppa di categoria. La promozione in Serie B era il sogno, pochi mesi fa quasi troppo bello e lontano per essere considerato raggiungibile ma afferrato dai ragazzi folli ed affamati di Caserta; a questo punto però è giusto provare a sollevare un’altro trofeo da esibire in una serata da sogno come quella appena trascorsa. Un mini torneo in cui fronteggiare Pordenone e Virtus Entella con la stessa ferocia che ha permesso alla Juve Stabia di azzannare il campionato.
Altra riflessione ha ambito più lontano ed esteso. La Serie B è un bene da custodire e preservare, potendo rappresentare terreno fertile per la ripresa, non solo in ambito sportivo, di un’intera città . L’entusiasmo travolgente ammirato ieri ne è una minima anticipazione. Come la Juve Stabia difenderà sul campo la categoria guadagnata a suon di vittorie, così lo faccia la città , con il supporto di tutte le componenti: cittadine, commerciali, amministrative, imprenditoriali e comunali. Il beneficio non potrà che essere collettivo.
Nel frattempo, godiamoci queste sensazioni indimenticabili: quanto sei Bella Juve StaBia!