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Castellammare di Stabia

Eccellenza: Real Forio,presentato il settore giovanile

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on l’approssimarsi dell’inizio dei ritiri estivi delle prime squadre, anche per i settori giovanili si cominciano a muovere i primi passi verso quelli che vengono identificati un po’ come i palinsesti invernali del futuro pallonaro ischitano. In spazi relativamente circoscritti, detto che a Procida è sostanzialmente il tutto ben consolidato da anni, con un settore giovanile che dedica laboriose risorse alla prospettiva dei giovani biancorossi sia in ambito locale che fuori i bastioni della città murata, sono Barano e Real Forio che danno invece due volti di una medaglia sostanzialmente valida al momento per lo stesso obiettivo. Per entrambe, le prime squadre si ritrovano ai nastri di partenza del massimo campionato dilettantistico regionale, foriero di grande visibilità e negli ultimi anni anche di una discreta qualità di gioco e di interpreti, sebbene partendo da peculiarità differenti. A Forio, dopo anni di frammentazione in cui si è toccato quasi il fondo con un paio di prime squadre, quattro scuole calcio e addirittura una realtà di calcio a 5, l’occhio attento del cronista, così come del tifoso comune, dell’appassionato o anche solo del curioso di turno, dovrebbe porre la massima attenzione. Per la prima volta, dopo tanti anni, c’è infatti un manipolo di persone che invece di lanciarsi il guanto di sfida annuale, sta provando a guardare con intrigante entusiasmo e spirito costruttivo ben al di là della punta del proprio naso e soprattutto sta cercando di capire non come porre le basi per strutturare un movimento a più ampio respiro, capace di convogliare le migliori risorse umane e tecniche che il territorio stesso possa proporre. In effetti tutti sanno che Forio è piazza facilmente entusiasmabile, sostanzialmente con elevate potenzialità economiche, con una buona tradizione calcistica – negli anni peraltro sempre rispettosa della leadership riconosciuta all’Ischia con i cui tifosi v’è sempre stato grande feeling – e capace di estrinsecare a più riprese il grande orgoglio ed appartenenza al territorio. Per la prima squadra si è scelto un profilo tecnico come quello di Impagliazzo, chiamato per la prima volta a non tralasciare le potenzialità delle squadre Juniores ed Allievi, mentre dall’altro capo della corda le stesse squadre giovanili a ridosso della prima squadra potranno realmente confrontarsi con il calcio propositivo e costruttivo propria della tradizione di un allenatore che qui ha vinto un bel campionato circa tre lustri fa. Il settore giovanile biancoverde ha stretto le maglie con realtà assai radicate sul territorio come quelle della Soccer Panza e di Amare lo Sport e questa enorme potenzialità rappresenta una temutissima macchina da guerra così come anche una felice intuizione in ottica futura.

Il Presidente della Soccer Panza , Luigi Esposito , coordinatore dell’idea e vera anima dell’intesa non parla di fusione nonostante faccia davvero fatica a trattenere l’entusiasmo: «Parlare di fusione al momento è prematuro – dice convinto Esposito – e non riteniamo corretto lanciare al pubblico illusioni o falsità in un momento in cui si sta provando realmente a realizzare qualcosa di molto difficile. Partiamo da dati di fatto certi come la possibilità di utilizzare le due strutture (Forio e Panza) e la disponibilità al dialogo da parte dell’Amministrazione che mai come in questo momento propone interlocutori realmente interessati alla crescita dello sport sul territorio e attraverso lo sport stesso dei nostri giovani».

Chiaro che potenzialmente il numero dei tesserati potrebbe essere davvero elevato: «Il numero dei tesserati è ovviamente potenzialmente elevato – continua Esposito – ma al momento siamo concentrati per la prima volta  sulla realizzazione di un prodotto di per se attraente, affidabile, di prospettiva in cui bambini e genitori, oltre che sentirsi legati alla tradizione, possano effettivamente pensare di esordire in prima squadra a completamento di un percorso formativo e con l‘eventuale possibilità di spiccare il volo laddove le qualità e la formazione ricevuta ne permettano la collocazione in realtà più prestazionali. Tra i punti di partenza di quest’anno abbiamo la grande risorsa rappresentata dagli istruttori, la maggior parte dei quali ha l’abilitazione Uefa B conseguita proprio a Ischia nel Gennaio 2016 e che provvederemo a monitorare nel corso di questa stagione sportiva per poterne poi valutare l’inserimento e la corretta collocazione nella griglia della stagione ancora successiva. Nel frattempo – chiosa sempre Esposito – stiamo cercando di capire in che maniera il modus operandi di ciascuna società possa interagire con le altre portando il meglio del proprio know-how, tagliando quei rami che negli anni ne hanno rappresentato una vera limitazione alla crescita. Sono scelte coraggiose, non sempre si ha la forza e il piacere di sedersi ad un tavolo e confrontarsi per fare un passo assieme, laddove fino al giorno prima si cercava di fare una corsa al tesseramento per proprio interesse. Oggi al centro del progetto vi è la realizzazione di un movimento importante con i colori storici del nostro territorio».

Spesso l’opinione pubblica ha ritenuto quella del settore giovanile una strategia utile per reperire risorse utili alla prima squadra, ma anche su questo tema Esposito appare deciso e chiaro: «Ciò che è stato in passato (sempre che lo sia stato), ciò che si dice in giro o ciò che si vuole far credere di noi in tal senso è pura fantasia. Il settore giovanile offre ed offrirà quanto di più nobile possa proporre e cioè il materiale umano e tecnico per affrontare i campionati che si sarà chiamati ad affrontare. Non certo la vil pecunia, che servirà unicamente per il sostentamento del movimento di base, il potenziamento di magazzino, la realizzazione di strumenti di comunicazione sempre più forti, attendibili, e moderni che possano nell’insieme identificare il nostro prodotto come qualcosa di realmente valido ed efficiente. Ad esser sinceri dovrebbe essere il movimento dalla prima squadra a rappresentare linfa ed attrattiva per il settore giovanile e su questa base certa lavoreremo in futuro, non il contrario! Siamo consapevoli che si tratti di una sfida di non poco conto, ma le sfide sono fatte per essere affrontate e noi abbiamo fiducia che si tratti di una tenzone alla nostra portata».

Chissà quindi che non si debba assistere ad una “guerra” sul territorio a chi riesca a realizzare il prodotto migliore … «Per noi al momento non si può parlare assolutamente di un discorso del genere e se anche verrà quel giorno, probabilmente vorrà dire che saremo riusciti effettivamente a costruire qualcosa di bello che poi il mercato valuterà, nel frattempo guardiamo all’immediato futuro. Pochi giorni ancora e partiremo già con le classi dalla 2005 mentre tra la fine di Agosto e i primissimi giorni di Settembre programmeremo le visite mediche e le altre iniziative di cui terremo informatissimi i media, convinti come siamo che un ottimo rapporto con gli organi di informazione possa rappresentare a sua volta il valore aggiunto perché si possa tenere da parte di tutti attenzione al nostro lavoro quotidiano».


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