E
’ emozionato il neo mister biancoverde, e non lo nasconde: “Torno a Forio con grande entusiasmo perché è casa mia. Vivo qui, quindi è un onore poter allenare questa squadra. Ho sposato immediatamente il progetto perché ho sempre sposato e sostenuto l’idea di far crescere i giovani ischitani, di cui si dice che non abbiano gli attributi. Ma agli stessi, alcuni valori vanno insegnati. Chiaramente eredito un ottimo risultato, ottenuto da chi mi ha preceduto e con cui già so di dovermi confrontare. Ma la nostra è una ripartenza da zero, infatti stiamo lavorando per far in modo da avere una rosa che al 90% sia isolana ed in cui inserire quei 3-4 elementi di esperienza che possano portare per mano i ragazzi all’obiettivo”.
Si parla di obiettivi. Ma quali obiettivi ha realmente chiesto la società a Flavio Leo nei vari incontri avuti prima dell’accordo? Il mister spiega: “Gli obiettivi sono il mantenimento della categoria innanzitutto e poi la valorizzazione dei giovani ischitani. A Forio abbiamo avuto alcuni esempi che ci fanno capire che la direzione presa è quella giusta. Parlo di De Felice, che era con me in Berretti, e Sannino. Questi hanno creduto nelle loro capacità, la società ha creduto in loro e ciò ha fatto si che si accasassero in realtà superiori”.
Tanti sono i nomi che girano intorno al Real Forio in questa fase. Flavio Leo prova a chiarire le idee a tutti: “La società ha ritenuto opportuno di svincolare tutti i giocatori del Real Forio. Quindi si è preferito ripartire da zero per poi andare a parlare con ognuno di loro e sondare la loro disponibilità al progetto. Oggi non mi sento di dire nessun nome, di ufficializzarli. E’ chiaro che intendiamo ripartire da 2-3 giocatori che erano già al Real Forio l’anno scorso. Credo che la scelta debba ricadere su chi esprime meglio l’adesione al progetto. I ragazzi sposino il nostro progetto, che è a lungo termine e non pensino troppo alla parte economica. Vogliamo mantenere la categoria valorizzando i giovani, creando in loro quel senso di appartenenza che sull’isola oggi manca ovunque”. Si sta lavorando per e verso i giovani. In tal senso, nei giorni scorsi il Real Forio ha organizzato un raduno per gli under a Panza. Leo illustra cosa ne è venuto fuori: “Sicuramente ci sono 3-4 elementi che possono venire in ritiro e su cui ci si può lavorare. Ci sono dei 2000 interessanti e sicuramente durante la settimana prossima organizzeremo un altro raduno per visionare altri 2000 che non hanno potuto essere presenti al primo. L’obiettivo è quello di portarne il più possibile a lavorare in prima squadra, dove troveranno uno staff tecnico organizzato e preparato”.
Negli ultimi anni il Real Forio ha preso il suo portiere quasi sempre dalla terra ferma e potrebbe farlo anche adesso: “Nel raduno fatto, paradossalmente, c’era un ragazzo 2002 abbastanza bravo ma non pronto per la categoria. In questo momento abbiamo individuato un ’99 ma per ora non posso esprimermi al proposito”. I giovani si, ma con quelli non si vince. Così si dice spesso. Il neo mister biancoverde sgombra il campo dagli equivoci: “Bisogna abituare le persone a pensarla diversamente. E’ chiaro che non intendiamo andare allo sbaraglio. Se ho accettato il ruolo è perché sono certo che i ragazzi presenti sull’isola sono adatti all’Eccellenza. Inoltre, credo sia giusto lavorarci per plasmarli ulteriormente nel senso di appartenenza e nel coraggio che probabilmente pare sia sempre mancato ai ragazzi isolani. Credo che questi, se seguiti bene, possano tranquillamente dire la loro sull’isola e sulla terra ferma”. Il mister, poi, annuncia il suo staff: “Quest’anno nella mia avventura avrò Michelangelo Di Maio in qualità di Preparatore Atletico, Franco Verde come Allenatore dei portieri e Franco Calemme come mio secondo”.
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