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Eccellenza- play out aggiuntivi c’è un precedente nella stagione 2014/2015

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playout cautelativi e aggiuntivi continuano a destare polemiche. Un clima bollente, con le gare in programma per il 25 maggio. L’opzione play-out aggiuntivi è ben previsto dal regolamento, seppur con una redazione ricca di falle e poco chiara, e quanto sta accadendo negli ultimi giorni, non è certamente una novità.

Infatti nella stagione 2014/2015, in tempistiche differenti, si è arrivati alla fine di giugno con quattro campane retrocesse dalla Serie D. Una situazione che complicò gli equilibri del campionato di Eccellenza, che come in quest’annata, si era ritrovata con 34 squadre iscrivibili alla stagione 2015/2016. Si era, quindi, predisposto un play-out supplementare che prevedeva ulteriori retrocessioni in Promozione e in Prima Categoria.

Situazione simile a quella che stanno vivendo le società di Eccellenza reduci dalla fine del campionato e dalla fine degli spareggi salvezza, ultimatisi tra il 7 e il 28 aprile, date in cui si sono appese le scarpette al chiodo. Nel precedente citato, però, come anticipato si era arrivati alla seconda decade di giugno, il che andava a cozzare con il termine ultimo per giocare le partite, stabilito per il 30 giugno. Per questo e altri motivi si era poi deciso su votazione del Consiglio direttivo di non far disputare il play-out aggiuntivo. Una cosa è certa le quattro squadre coinvolte: Real Forio,Puteolana 1902,Scafatese e Faiano sono sul piede di guerra. Già da diverse settimane le squadre hanno ordinato il rompete le righe,permettendo così ai calciatori di pensare alle vacanze, anche perché rientrare fisicamente e mentalmente in un campionato ormai concluso è un impresa ardua.

SANZIONI DURE SE LE SQUADRE NON GIOCANO – I play-out aggiuntivi servono per determinare una sorta di graduatoria in virtù di quello che faranno Agropoli e Gladiator che sono impegnate a giocare gli spareggi nazionali per la promozione in Serie D. Le quattro squadre di Eccellenza che sono state coinvolte, si sono mobilitate fin da subito cercando di cautelarsi. Il ricorso,comunque, non è una strada percorribile in virtù del comunicato numero 1 del 5 luglio 2018 della Figc Campania dove venne scritto che “in caso di un numero maggiore di retrocessioni dalla serie D si sarebbero disputati dei play out aggiuntivi, oltre a quelli soliti“. Cosa che tra l’altro venne anche ribadita prima dell’inizio della stagione nella riunione di tutte le società campane. Ma si rischia davvero grosso nel caso in cui le squadre non dovessero scendere in campo. Già perché in quel caso trapela dalla Lega Nazionale Dilettanti di Roma e dalla Figc Campania , saranno presi dei provvedimenti molto duri nei confronti delle società che non dovessero giocare “.

A cura di Simone Vicidomini


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