“Non sono un traditore, fui venduto per monetizzare”
Dino Zoff, ex portiere di Napoli e Juventus nonché ex CT della nazionale italiana, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di TuttoSport per parlare dell’appassionante lotta scudetto che vede le sue ex squadre, l’una contro l’altra.
E
cco quanto ha dichiarato:
“Il duello è sempre esistito, oggi viene esasperato perché tutto il mondo è esasperato, dalla politica in giù. Tutto viene esacerbato, ma è un gioco che fa comodo a chi lo cavalca e prende posizioni estreme per costruire un personaggio su quelle posizioni. Preoccupante? Come tutta la deriva che sta prendendo il mondo, ci sono cose più preoccupanti”.
Il portiere ricorda il suo passaggio dal Napoli alla Juve:
“Non mi hanno mai chiamato traditore per quel passaggio, per altro deciso da Ferlaino che aveva forse bisogno di monetizzare”.
Sul clima del duello fra Juventus e Napoli non vuole che si faccia troppo cinema:
“Parliamoci chiaro, il campanile, la rivalità accesa, è sempre esistita. E, sinceramente, non mi sembra cambiata. E’ cambiato quello che ci sta attorno, il modo con cui viene amplificata. Quello forse è malato, ma non la rivalità. Diamine, parliamo di sport, come si fa a concepire senza un po’ di rivalità? Certo, sono d’accordo con voi sul fatto di stemperare. Gli estremismi e la violenza, anche quella verbale, non mi è mai piaciuta, la condanno da qualsiasi parte provenga. Quindi dico ai tifosi di godersi la sfida, che è molto bella e appassionante, senza rovinarla con la mancanza di rispetto, ma conservando lo spirito di campanile che ha sempre animato Juventus-Napoli. Sono tempi strani. Odio? Non lo so, è una parola importante, andrebbe usata con cautela. Siete sicuri che ci sia veramente odio? Non vorrei che queste posizioni estreme non siano solo per esporsi, per mostrare in modo eccessivo la propria appartenenza… Non so, non mi piace, ma non vorrei anche fare il gioco di chi esagera per il solo gusto di esagerare. Il mio augurio è che la sfida fra la Juventus e il Napoli venga vissuta quale è: una sfida fra due grandi squadre di calcio e fra due città che son tradizionalmente rivali. Ma non dite Nord contro Sud, perché anche lì avrei da ridire. Sì, per i tifosi è così, ma quanti tifosi della Juventus vivono a sud? Quanti giocatori del sud hanno vestito la maglia bianconera?”
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