Gaetano D’Onofrio, corrispondente de Il Mattino, è intervenuto nel corso della trasmissione “Juve Stabia Live”.
Le dichiarazioni di D’Onofrio sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.
“Se pensiamo che dieci giorni fa col Latina si era sofferto ma si era vinto, quella squadra aveva dimostrato anche di poter soffrire. Poi ci sono state due gare – prosegue D’Onofrio – con un crollo verticale. Non credo che sia stato un fatto caratteriale. Forse il mister si è soffermato troppo sul 4-2-3-1 e tutti conoscono come gioca la Juve Stabia.
Schiavi non può fare l’esterno, e forse mettere sia Peluso che Panico dal primo minuto è stato un po’ un azzardo. Anche perché si veniva da una gara col Palermo molto brutta. Il problema grosso è la situazione di incertezza che sta vicino alla squadra. L’Agenzia delle Entrate ha detto no al concordato. Se si riuscisse ad ottenere il sì del giudice sarebbe la soluzione ideale per poter ripartire. I fratelli Langella – prosegue D’Onofrio – ci stanno mettendo tutta la buona volontà però forse il contorno sta cominciando un po’ a scricchiolare come la situazione di Todaro che è un po’ sparito dai radar dopo aver cambiato carica. Mi sarei aspettato Rubino in conferenza anche per dare un segnale.
La classifica è corta davanti e dietro e in questo momento siamo fuori dai playoff. E’ un momento cruciale del campionato questo.
Forse il mister dovrebbe avere anche la capacità di cambiare in corsa. E questo praticamente non avviene mai. Credo che col Picerno debba esserci un cambio di modulo tattico, se ci si arriva ancora col 4-2-3-1 allora vorrà dire che il tecnico avrà fatto il suo tempo a Castellammare. Credo sia fondamentale anche il ritorno di Caldore dietro, sia con Tonucci che con Troest aveva fatto bene. In questi dieci giorni va costruito qualcosa, la Juve Stabia – conclude D’Onofrio – è in una zona in cui sei vicino ai playoff ma puoi rischiare anche la zona playout. Se si riesce ad arrivare ai playoff può essere già un fatto importante anche nella situazione di incertezza societaria”.